Il controllo di vicinato arriva a Conegliano: si parte dalla frazione di Campolongo con 60 volontari

Non ha nulla a che vedere con l’immagine delle ronde notturne il servizio di controllo del quartiere di Campolongo, che conta già più di 60 aderenti.

Il servizio nasce circa un anno e mezzo fa a livello nazionale dall’esigenza di proporre un nuovo modo di fare comunità, rivolto non solo alla prevenzione e segnalazione di eventuali piccoli reati, ma anche per fermare atti di mancanza di civiltà, come l’abbandono di rifiuti.

Ora verrà utilizzato per la prima volta anche a Conegliano, nel quartiere di Campolongo, come è stato illustrato durante la presentazione di oggi (nella foto).

“Si tratta di un servizio codificato a livello nazionale – ha spiegato il sindaco di Conegliano Fabio Chies – e che ha come intento quello di riprendersi il territorio: 11 giorni fa abbiamo fatto un’apposita riunione”.

“In questo modo – ha aggiunto Chies – è più facile recepire il concetto di comunità attiva e non vorrei che fosse composta solo da persone che si limitano a fotografare quello che non va, bensì da gente che agisce. Ci aspettiamo che altri seguano l’esempio di Campolongo”.

Per garantire l’anonimato dei segnalatori, questi ultimi non indosseranno alcuna casacca di riconoscimento, ma il Comune fornirà degli appositi cartelli che saranno posizionati entro la fine dell’estate all’inizio e al centro del quartiere, per segnalare il servizio attivo.

In rappresentanza del Comune, il comitato che si occupa del servizio comprende anche i consiglieri Primo Longo e Cristiano Basei, e l’assessore Claudio Toppan che ha commentato: “Non mi sorprende che tutto sia partito da Campolongo ed è necessario di questi tempi fare comunità”.

A livello pratico, le 60 persone coinvolte nel servizio forniranno delle segnalazioni tramite l’applicazione di messaggistica Whatsapp a dodici referenti. Questi ultimi avranno poi il compito di filtrare quanto ricevuto e di trasmetterlo alle forze dell’ordine

“Tutto ciò – ha spiegato il comandante della polizia locale di Conegliano, Claudio Mallamace – garantisce un ordine di sicurezza pubblica e il filtro delle segnalazioni eviterà di distrarci con falsi allarmi”.

Se tutto è nato dal comitato “Vivere Campolongo”, gruppo nato circa 15 anni fa, i suoi portavoci Mariangelo Godeas e Gianni Capraro assicurano che si può discutere dell’eventualità di coinvolgere anche persone singole provenienti da altri quartieri.

Nella foto in alto, da sinistra: Mariangelo Godeas, Claudio Mallamace, Fabio Chies, Claudio Toppan e Gianni Capraro.

(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
(Foto: Comune di Conegliano).
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