Il perito della Procura: “Andava a 180 all’ora l’auto che tamponò Sara e Jessica in A28. Le due cugine viaggiavano a 90 km/h”

Andava a 180 chilometri all’ora lungo l’autostrada A28 Portogruaro – Conegliano l’auto guidata dall’imprenditore di origine bulgare di 61 anni che nella serata del 30 gennaio scorso tamponò la Panda con a bordo le cugine Sara Rizzotto e Jessica Fragasso, decedute sul colpo.

“La causa tecnica determinante e unica del sinistro è il tamponamento da parte del veicolo dell’indagato, mentre procedeva a una velocità di circa 180 chilometri all’ora, ai danni dell’utilitaria delle vittime, che lo precedeva nella prima corsia di marcia” è quanto si legge nella relazione del perito della Procura della Repubblica di Pordenone.

Sempre stando a quanto si legge nella perizia “la Panda, con a bordo le due giovani, procedeva a 90 chilometri all’ora”.

Ad assistere alla terribile scena i genitori di Jessica, che precedevano l’auto tamponata. Papà Alain Fragasso fu il primo a soccorrere la figlia e la nipote, invano. Nel tamponamento rimasero ferite anche le due figliolette di Sara.

L’imprenditore, che si trova agli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico e che deve rispondere di omicidio stradale, si diede alla fuga a piedi lungo l’autostrada e, dopo aver scavalcato la recinzione, proseguì fino a casa dove venne rintracciato dalla Polizia.

“Gli agenti intervenuti – si legge ancora nella perizia – hanno sottoposto il conducente dell’auto che ha tamponato ad accertamenti, riscontrando uno stato di alterazione psicofisica in seguito all’assunzione di sostanze alcoliche. Uno stato di alterazione che potrebbe aver contribuito al mancato-tardato apprezzamento da parte del conducente del differenziale di velocità esistente con l’auto che lo precedeva”.

(Foto: Questura di Pordenone, 30 gennaio 2022)
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