Jerome morto a due mesi a Conegliano, parla il medico Dario Miedico: “Escluso dall’autopsia per falsità su di me”

Si parla ancora del caso del piccolo Jerome, il neonato di soli due mesi morto nella notte tra venerdì 5 e sabato 6 aprile, in un appartamento di via Verdi a Conegliano, abitato da una famiglia di origine africana (qui l’articolo).

La causa ipotizzata per il decesso era quella di soffocamento da rigurgito, ma i genitori hanno fatto denuncia ai Carabinieri per vederci chiaro: da lì è stato aperto un fascicolo di indagine a carico di ignoti e disposta un’autopsia, i cui risultati saranno noti solo fra tre mesi.

E proprio sull’autopsia del piccolo corpicino del neonato si sarebbe alzato un velo di polemica: il medico legale Dario Miedico, nominato dal legale Roberto Russi della famiglia di Jerome, sarebbe stato escluso al momento della nomina dei consulenti in quanto “medico radiato dall’albo”. Una spiegazione smentita dallo stesso Miedico.

“Non ho potuto partecipare all’esame autoptico – ha dichiarato Miedico – a causa della decisione del giudice di avviare l’autopsia il giorno stesso dell’assegnazione delle consulenze d’ufficio. Un’esclusione avvenuta in quanto sono stato indicato dal consulente del giudice come medico radiato dall’albo”.

“Sto aspettando una convocazione dalla commissione che esamina gli estremi della richiesta di radiazione – ha fatto sapere Dario Miedico – ma non è arrivata e a oggi continuo a svolgere la mia professione di medico legale. È una vergogna che per squalificarmi si facciano delle affermazioni false, perché io sono un medico nel pieno possesso delle capacità professionali“.

Una pagina spiacevole di cronaca che prosegue nel rimanere aperta: solo nei prossimi mesi saranno visibili i suoi sviluppi.

(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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