In carcere pluripregiudicato: pena fino al 2028 ma viaggiava su un’auto sotto sequestro

Una pattuglia della Polizia locale

I controlli rafforzati della Polizia locale sul territorio di Conegliano hanno portato all’arresto di un pluripregiudicato.

L’uomo, S.S.A. del 1997, viaggiava su una vettura già posta sotto sequestro: di origini marocchine, il giovane è nato a Merano ed è residente a Bolzano.

Da evidenziare che la vettura apparteneva a un cittadino africano, deceduto due anni fa: si attendeva quindi la confisca per poterla rimuovere.

La vettura, una Fiat Punto grigia, era collocata all’interno di una proprietà privata ma, da alcuni giorni, circolava in città e oggi pomeriggio è stata intercettata in via Kennedy: una pattuglia l’ha quindi seguita e l’auto è stata bloccata in piazza Calvi dove, nel frattempo, erano sopraggiunte altre pattuglie impegnate nel territorio.

L’episodio ha scoperchiato uno scenario inaspettato: l’uomo circolava infatti privo di documenti, e agli agenti ha fornito generalità corrispondenti a un cittadino ucraino: si è quindi spacciato per un’altra persona.

Gli agenti lo hanno quindi condotto al Commissariato di Pubblica sicurezza (non c’è stata alcuna resistenza da parte del cittadino marocchino), dove è stato fotosegnalato.

In quella fase è emerso che si tratta di un soggetto pluripregiudicato, con una pena da scontare fino al 28 marzo 2028 per un cumulo di reati commessi. Secondo le Forze dell’Ordine si tratta di una “personalità pericolosa”.

L’uomo, che pratica pugilato, è stato arrestato e condotto verso il carcere di Santa Bona a Treviso, dove dovrà scontare la propria pena, collegata ai reati precedenti e che potrebbe aumentare in riferimento ai nuovi commessi.

Su di lui pesa una denuncia per ricettazione, false generalità, guida senza patente e una sanzione amministrativa per la circolazione tramite un veicolo posto sotto sequestro, senza assicurazione e senza revisione.

Il giovane, secondo gli inquirenti, si trovava da un paio di giorni a Conegliano, dove probabilmente aveva trovato l’appoggio da parte di un connazionale.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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