In cinque accusati di avere promosso senza titolo investimenti per realizzare il cuore artificiale: la Procura chiede condanne per 4 anni e 6 mesi

Condanne per 4 anni e 6 mesi di reclusione complessivi: queste le richieste della Procura al termine del processo a carico di L. B., 58enne di Crocetta del Montello, R. B., 27enne veneziano, L. P., 31enne di Conegliano, I. S., 39enne di Spilimbergo (Pordenone) e A. P., 31enne di Montebelluna accusati di abusivismo in concorso, di aver cioè svolto abusivamente la professione di consulente finanziario.

Secondo l’accusa, i cinque avrebbero venduto investimenti nel settore della ricerca scientifica, in particolare di una società che stava lavorando alla realizzazione di un cuore artificiale.

Ma lo avrebbero fatto senza averne i titoli e quel denaro, oltre ai paventati interessi, sarebbe stato restituito solo in minima parte.

Secondo la Procura i cinque imputati avrebbero sollecitato tra il 2018 e il 2019 parenti e amici a sottoscrivere l’investimento. In particolare, il 58enne di Crocetta quale legale rappresentante della società con sede in Delaware (Stati Uniti), e gli altri quattro come promotori, avrebbero proposto l’adesione a un contratto di investimento nel settore della ricerca medica, mediante la società finanziaria statunitense, incassando le somme di denaro. Il tutto senza essere abilitati e iscritti all’albo professionale come prevede la legge.

Circa 12 i clienti, residenti tra Montebelluna, Vittorio Veneto, Castelfranco Veneto, Cimadolmo e Roma, che avrebbero accolto nelle loro case i consulenti e deciso di investire nella società, con somme dai 10 mila ai 100 mila euro per un totale di oltre 240 mila euro. In cambio avrebbero dovuto ricevere degli interessi molto elevati e progressivi, il 10% il primo anno per salire al 20% il secondo e arrivare fino al 30% l’anno successivo.

Interessi che non avrebbero però mai percepito. Così come il denaro investito che non sarebbe stato restituito, o restituito solo in parte dai cinque. Le parti offese si sono per questo costituite parte civile nel processo.

I cinque imputati, difesi dagli avvocati Roberta Canal e Rossella Martin, si sono fatti interrogare nel corso del dibattimento e hanno respinto le accuse: “Non abbiamo svolto attività di promotori, sapevamo di questa opportunità e ne abbiamo parlato con i nostri parenti e conoscenti. Noi stessi abbiamo investito del denaro e l’abbiamo perso”.

Il pubblico ministero ha chiesto la condanna a un anno e 6 mesi di reclusione per L. B., a un anno per I. S. e a otto mesi a testa per gli altri tre imputati. Si torna in aula a settembre per la sentenza.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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