Nuovo tassello per Fondazione “Figli Maria Antonietta Bernardi onlus”, realtà di Conegliano impegnata nel supporto di minori e adolescenti in situazioni di difficoltà o di disagio personale-familiare, che possono compromettere la loro crescita psicofisica: nel tardo pomeriggio di oggi, sabato 1 luglio, è stata inaugurata la nuova Comunità educativa riabilitativa.
Una realtà creata per volontà del Consiglio di amministrazione della Fondazione, in risposta a quelle che sono le esigenze in crescita del territorio. “Casa Mario” è il nome della struttura situata in via Einaudi a Paré, che ha così cambiato veste e dove la nuova Comunità sarà operativa a partire da lunedì 3 luglio.
Già tre gli ospiti attesi, mentre la struttura ne potrà accogliere fino a un massimo di dieci, in ampie stanze doppie, munite ognuna di bagno e armadi. Oltre agli ampi spazi esterni, anche all’interno sono state ricavate aree in condivisione e stanze destinate agli operatori.
La comunità si rivolge a ragazzi di età compresa tra gli 11 e i 18 anni (con possibilità di estensione ai 21 anni), di entrambi i sessi, per un periodo di permanenza che va da un minimo di 6 mesi a un massimo di 2 anni. Durata che viene valutata in funzione dei bisogni terapeutici del giovane.
Come ha spiegato il presidente della Fondazione, Mario Secolo, sono state prese anche tutte le accortezze e i criteri di sicurezza del caso, come l’eliminazione delle vasche nei bagni e il collocamento di vetri antisfondamento.
Ora, questa nuova comunità vedrà nella sede di via Einaudi la presenza in pianta organica di una psicologa psicoterapeuta, mentre una volta alla settimana arriverà un neuropsichiatra infantile, con il supporto di un servizio infermieristico, utile alla somministrazione dei farmaci. Una “équipe più consistente”, come è stato evidenziato, a cui si affiancano gli educatori, tra cui due persone di servizio anche di notte.
Diverse le autorità presenti alla cerimonia di inaugurazione odierna: il vescovo di Vittorio Veneto Corrado Pizziolo, che ha dato la sua benedizione alla struttura e a tutti i presenti, il consigliere regionale Sonia Brescacin, l’assessore Claudia Brugioni in rappresentanza del Comune di Conegliano, Paola Roma, sindaco di Ponte di Piave e presidente dell’Associazione Comuni della Marca Trevigiana, il sindaco di Mareno di Piave Andrea Modolo.
“Dopo 10 anni riusciamo a inaugurare questa comunità riabilitativa. Prima i ragazzi erano sparsi per il Veneto nei vari centri – sono state le prime parole di Mario Secolo, il quale ha spiegato la volontà di organizzare una cerimonia raccolta per l’occasione – Abbiamo cercato una risposta per i bisogni dei minori. Un’idea che 10 anni fa era in fase embrionale e solo a partire da 3 anni e mezzo fa siamo riusciti a portare avanti”.
La comunità si affianca all’altra sede di Campolongo: per entrambe è stata fondamentale l’eredità lasciata da Maria Antonietta Bernardi (di cui la Fondazione porta il nome), consistente in un condominio e due negozi a Jesolo, venduti per un introito di 1 milione e 200 mila euro, utili ai lavori per le due sedi coneglianesi.
“Ringraziamo chi fa queste cose: dove non arriva il pubblico, arriva il privato – ha affermato Claudia Brugioni – Come Comune ci siamo e ringraziamo voi di Fondazione Bernardi per quello che fate. Le vostre sono realtà determinanti ed essenziali“. Parole a cui sono seguite quelle del vescovo Pizziolo, il quale ha ricordato la necessità di “solidarietà, recuperabilità, speranza, carità” verso i minori che vengono seguiti.
Dopo il taglio del nastro, i presenti alla cerimonia hanno avuto la possibilità di visitare il centro, ammodernato in funzione di un percorso che consenta la riabilitazione di questi giovani, aiutandoli a trovare il maggior grado di autonomia possibile, tra supporto allo studio e allo stage lavorativo, fino all’offerta di laboratori ad ampio raggio, che spaziano dalla musica alla cucina, dalla panificazione alla cura dell’orto.
(Foto: Qdpnews.it).
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