Le donne che si devono sottoporre a chemioterapia hanno ricevuto un supporto da nove studentesse del liceo Marconi di Conegliano le quali, tramite il progetto d’istituto “Attiviamo la solidarietà”, hanno partecipato all’iniziativa “Intrecciamo la solidarietà”, organizzata all’associazione “Una stanza per un sorriso” di Altamura (Bari).
Le studentesse si sono date appuntamento lo scorso 8 maggio, proprio il giorno della Festa della mamma, al liceo coneglianese, trasformato per l’occasione in un “laboratorio del dono”, oltre a un vero e proprio salone di bellezza, grazie alla presenza di alcune parrucchiere: lì hanno donato le trecce all’associazione pugliese, che le utilizzerà per la realizzazione di parrucche, destinate a quante sono ora sottoposte a cicli di chemioterapia.
Il progetto d’istituto “Attiviamo la solidarietà” è attivo da 9 anni e riguarda circa una quarantina di studenti, nove docenti e il personale amministrativo.
Lo scopo, secondo quanto riferito dalla coordinatrice del progetto e docente di religione Ornella Maset, è quello di promuovere azioni concrete, tramite iniziative rivolte agli iscritti al gruppo o attività trasversali indirizzate a tutto l’istituto.
Un progetto così coinvolgente, secondo il racconto della docente, che fa sì che si creino dei legami interni al gruppo, destinati a mantenersi anche una volta concluso il percorso liceale.
Raccolte fondi per il Nepal e l’Ucraina tramite piattaforma digitale o gare per sostenere progettualità di carattere internazionale, come la lotta contro la fame nel mondo, merende solidali, raccolte di alimenti: sono soltanto alcune delle iniziative messe in campo dal gruppo scolastico, grazie anche al supporto dei genitori e della Fondazione di Comunità della Sinistra Piave.
“Il progetto legato al dono dei capelli era un sogno rimasto nel cassetto: avevo letto nel 2019 degli articoli relativi all’attività, ma poi è arrivata la pandemia – ha spiegato la professoressa Ornella Maset – L’obiettivo del gruppo d’istituto è quello di far lavorare i ragazzi sulle criticità esistenti, facendo conoscere le realtà che lavorano per queste problematiche“.
“Vogliamo far conoscere tali problemi ma anche trovare un’azione di risposta, aiutare i ragazzi a prendere coscienza di queste problematiche: gli studenti rispondono e quindi continueremo su questa strada – ha aggiunto – Cerchiamo di coinvolgere tutti gli attori della scena della scuola e devo dire che la solidarietà è contagiosa”.
Anche il dirigente scolastico del Marconi, Stefano Da Ros, ha espresso soddisfazione per il progetto “Intrecciamo la solidarietà” appena concluso: “Il progetto d’istituto è un tessuto costruito in questi anni – ha raccontato – L’obiettivo è quello di riproporre annualmente l’iniziativa del dono delle trecce: si trattava di partire”.
“Non è esclusa la volontà di allargare in futuro l’iniziativa anche alle mamme delle studentesse – ha aggiunto – Abbiamo fatto da apripista e credo che sia una bella cosa quando a scuola ci siano azioni che pensano alla persona e a chi si trova in uno stato di sofferenza”.
“Questa è un’attività che dà senso a ciò che si studia in materia di cittadinanza attiva”, ha concluso il dirigente scolastico.
(Foto: Progetto Giovani Conegliano – Facebook).
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