A Conegliano è già stata fatta “la conta” dei bimbi e alunni iscritti negli istituti della città per il prossimo anno scolastico.
Spesso, anche a livello nazionale, si è sentito parlare del problema del calo delle nascite, che irrimediabilmente va a ripercuotersi anche sui livelli di iscrizioni nelle scuole. Un calo registrato, complessivamente, anche nella città del Cima: se le iscrizioni per l’anno scolastico in corso ammontano a 2.741 unità, per il prossimo sono a quota 2.694, ovvero una diminuzione dell’1,7%.
Il segno “meno” spicca in riferimento alle scuole primarie, dove saranno 39 i bimbi in meno iscritti alla classe prima delle scuole elementari mentre, complessivamente, il calo è del 6%, con un passaggio da 1.342 ai 1.262 alunni in tutti gli istituti cittadini.
Le scuole dell’infanzia registrano invece un lieve aumento, con un +1%, passando da 403 a 407 alunni.
Stessa cosa per le secondarie di primo grado, dove l’aumento è del 3% e un passaggio dai 996 studenti dell’anno scolastico in corso ai 1.025 del prossimo.
“A fronte di una sostanziale tenuta dei numeri generali rispetto all’anno precedente, si nota un sensibile calo nelle scuole primarie – è la premessa fatta da Gianbruno Panizzutti, assessore alle Politiche giovanili e alla Pubblica istruzione – Questo perché il calo delle nascite, ormai stabilizzatosi per le scuole dell’infanzia, si ripercuote sulle classi successive e ad oggi lo possiamo notare, proprio in questa fascia di età”.
“Guardando i numeri, possiamo notare che i bambini nati nel 2018, che entreranno nelle prime classi primarie del prossimo anno scolastico, sono in calo di ben 39 unità rispetto all’anno precedente – ha aggiunto -. Purtroppo, questa diminuzione generale delle nascite la vediamo confermata anche per gli anni a seguire, il che implicherà lo stabilizzarsi di questa riduzione degli iscritti anche per i prossimi anni scolastici”.
“Di questa tendenza, anche in accordo con le direttive del Pnrr, stiamo tenendo conto, al fine di ottimizzare le risorse disponibili, inclusa la ristrutturazione delle strutture scolastiche”, ha concluso.
(Foto: archivio Qdpnews.it)
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