La caduta delle Dee: Novara vince Gara2, Prosecco Doc Imoco ko dopo 45 vittorie

I 25 punti di Haak non sono stati sufficienti a Conegliano per vincere anche Gara2 di semifinale scudetto

Servirà Gara3 – in programma sabato 13 aprile con primo servizio alle 20.30 al Palaverde – per decidere chi tra Prosecco Doc Imoco Conegliano e Igor Gorgonzola Novara accederà alla finale scudetto della Serie A1 Tigotà. Dopo il netto successo delle pantere in Gara1, oggi mercoledì in Piemonte le ragazze di coach Bernardi si sono imposte in 5 set, dei quali il terzo e quarto persi. Per le pantere si tratta del primo ko stagionale, che arriva dopo una clamorosa striscia vincente di 45 partite. La sconfitta odierna potrà tuttavia essere indolore in caso di vittoria nella “bella”.

Gli starting six

Per Gara2, gli allenatori Lorenzo “Lollo” Bernardi e Daniele Santarelli scelgono rispettivamente Bosio – Markova, Danesi – Bonifacio, Bosetti – Szakmary e Fersino libero; dall’altra parte della rete Wolosz – Haak, Fahr – Lubian, Plummer – Robinson e De Gennaro libero. Poche novità, pertanto, rispetto al match di domenica scorsa.

Primo set

Si parte all’insegna degli attacchi vincenti (prima Skazmary, poi Haak). Igor aggressiva fin da subito al servizio (4-1), Santarelli pensieroso. Videocheck protagonista già al nono scambio: dà ragione al primo arbitro e alle tesi novaresi. Sul servizio di Bonifacio aumenta il vantaggio dell’Igor, ma tempo un paio di scambi e il tecnico di Conegliano si gioca già il secondo check, “fallendo” pure questo. La conseguenza è un time out, utile alla causa coneglianese ma non a fare “decollare” il match, fin qui spezzettatissimo. Novara si issa fino all’8-3, poi – forse anche grazie al “rallentamento” del ritmo imposto da Santarelli – si rivede la “solita” Imoco, capace di azzannare le avversarie fino a guadagnare il pareggio a quota 11. Markova è particolarmente ispirata, ma è una palombella di Bosio a fare esplodere il PalaIgor e al tempo stesso convincere Santarelli a fermare di nuovo il gioco (12-17). Fahr insacca in rete il servizio e la sua smorfia all’uscita dal campo la dice lunga sulla scarsa brillantezza delle pantere in questa fase. L’ace di Danesi su Robinson (!) fa capire una volta di più che fino a qui non è serata, oltre a procurare 7 setball all’Igor che poi va subito al cambio di campo.

Secondo set

C’è una rotta da aggiustare per non farla trasformare in una rottura prolungata, ma l’Imoco deve fare i conti con una Markova superlativa. Le compagne seguono il più possibile il suo buon esempio ed è già break (Szakmary, 5-2). Nemmeno gli occhi elettronici sono amici delle pantere questa sera: terza chiamata e terzo “no, grazie” del check nei confronti di Santarelli: 8-5 Novara. Serve la scossa, prova a darla Plummer. Arriva l’agognata parità e l’ancora più desiderato vantaggio: Bernardi risponde di time out. Le pantere sprecano due punti di vantaggio con un errore al servizio di Haak e un bell’attacco di Markova. Entra nel tabellino delle marcatrici anche Lubian, il set si mantiene tanto incerto quanto piacevole. Trova l’ace Bosetti, di nuovo +1 Igor. Fahr s’improvvisa regista e sforna un cioccolatino per Haak, che riporta avanti le ospiti, le quali questa sera hanno un rapporto clamorosamente conflittuale con il videocheck, che “vede” dentro un pallone di Szakmary: non 20-20, quindi, ma 21-19 Novara: c’è una bella differenza! Le rughe d’espressione si addensano sulla fronte di uno scontento Santarelli, che ricorre non ai cambi ma all’ultimo time out. Basta un erroretto di Szakmary per portare anche Bernardi alla stessa scelta del collega coneglianese. Muro di Fahr e l’Imoco è lì, poi però la stessa centrale non ripete la precedente magia al palleggio: “accompagnata” e due setball novaresi. Haak annulla il primo, però Markova non sbaglia.

Terzo set

La partita è un’ultima spiaggia solo per l’Igor, indietro 0-1 nella serie, ma vedere le pantere con le spalle così attaccate al muro è comunque una notizia. Alla ripresa del gioco, Santarelli conferma la fiducia alle titolarissime, che esordiscono con un murone e un attacco vincente: nulla di meglio. Il magic moment di Markova sembra non finire mai, ma il suo primo errore in attacco significa 5-2 per l’Imoco. Conegliano torna “agli antichi splendori”, con un 9-2 eloquente, ma questa sera è vietato distrarsi perché l’Igor infila due punti consecutivi e si riavvicina, sia pure timidamente. Plummer esalta i suoi tifosi con un lob malandrino (11-5), ma gli errori (in particolare quelli dai 9 metri) delle pantere rischiano di vanificare l’ottimo inizio di parziale. Si vede qualche cambio (Gennari di qua, Buijs di là), mentre i taccuini denotano un aumento degli sbagli da ambo i lati della rete. Impeccabile è invece la fast di Lubian che dà la tranquillità alle pantere (17-10), ulteriormente confermata da un pasticcio novarese. Bernardi getta nella mischia Akimova, l’Igor rosicchia qualche punto ma se non altro Conegliano “pareggia” il largo divario subìto nel primo set.

Quarto set

Non v’è dubbio che quello iniziando è un parziale decisivo per le pantere: se lo vincono si azzera tutto, con l’entusiasmo alle stelle in vista del tie-break, se lo perdono si torna al Palaverde nel weekend. Consapevole di ciò, Conegliano inizia di buona lena. Anche Novara, per la verità, ma il primo ace di Haak certifica sia il doppiaggio (8-4) sia il “tempo” di Bernardi. Romanzesco il primo check “azzeccato” da Santarelli quest’oggi (fallo di piede di Danesi al servizio), con lunga interruzione del gioco, plateali proteste di Bernardi, giallo per Mister Secolo, fischi del PalaIgor e chi più ne ha più ne metta. Funziona a puntino il muro gialloblù, il vantaggio si fa importante, ma la partita è tutt’altro che finita anche se a un certo punto ci si trova sul 17-10 Imoco, proprio come nel terzo. Il vantaggio ospite si mantiene amplissimo, e Lollo ne approfitta per un po’ di turnover con vista tie-break. Finale accademico con ultimo punto a cura di Fahr, a muro.

Quinto set

Due ore esatte di gioco non sono bastate per dare una padrona al match. Le emozioni non sono fin qui mancate, ma un tie-break in una Gara2 ne promette altrettante, se non di più. E allora si riparte con Bosetti “on fire”, idem Haak. Le attaccanti di casa trovano gli spazi giusti per fare male, “braccino” al servizio sia per Markova sia per Lubian. Plummer fa in attacco e disfa in battuta, Fahr e Wolosz imbastiscono un primo tempo come piace a loro. Non piace a nessun tifoso coneglianese, invece, la pervicacia di alcune pantere nello sbagliare le battute, che per fortuna dell’Imoco ci sono anche dall’altra metà campo. Tra un pallone insaccato e uno lungo si arriva al cambio di campo con l’Igor avanti di due lunghezze, che diventano 3 con l’attaccone di Markova. Rischia di arrecare nocumento a entrambe le squadre la lunga interruzione per consultazioni tra secondo arbitro e tavolo tecnico prima del servizio di Robinson. Il murone di Plummer fa molto bene all’Imoco, la statunitense è in forma: basterà? Si gioca punto a punto fino a 3-4 lunghezze dalla meta, quando l’Igor pigia definitivamente sull’acceleratore e manda la serie a Gara3 dopo l’invasione di Robinson.

IGOR GORGONZOLA NOVARA 3 – PROSECCO DOC IMOCO CONEGLIANO 2 (25-17, 25-23, 17-25, 14-25, 15-12). Arbitri: Pozzato di Bolzano, Cappello di Siracusa e Giglio di Trento. Spettatori: 3.962. Mvp: Szakmary. Top scorer: Haak e Markova (25).

(Foto: Rubin/LVF).
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