“La scuola a scuola”: stamane striscione di protesta alla primaria “Guglielmo Marconi” di Conegliano

L’entrata del territorio in zona rossa ha fatto scattare la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado e il passaggio alla didattica a distanza: uno scenario che, a un anno di distanza, ritorna, suscitando la preoccupazione di genitori e famiglie sul possibile rinvio della riapertura degli istituti, con il protrarsi della chiusura fino alla fine dell’anno scolastico.

Un esempio significativo dello stato d’animo vissuto dalle famiglie è stata la protesta alle scuole elementari e medie di Vidor: stamane circa una trentina di genitori, accompagnati dai figli, si sono dati appuntamento per dire “no” alla chiusura delle scuole e alla didattica distanza, aderendo a un’iniziativa organizzata da un gruppetto di mamme e papà degli alunni della primaria (qui l’articolo).

E proprio questo spirito ha spinto alcuni genitori sempre nella mattinata di oggi, lunedì 15 marzo, a riunirsi anche all’esterno della scuola primaria “Guglielmo Marconi” di Conegliano, situata nelle vicinanze dell’ospedale cittadino.

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Verso le 8, l’orario del tradizionale suono della campanella, i genitori hanno affisso per qualche minuto uno striscione, sulla recinzione esterna del plesso scolastico.

“La scuola a scuola” è il tenore del messaggio dello striscione, che racchiude il messaggio che i genitori hanno voluto veicolare, esprimendo il proprio dissenso di fronte alla chiusura delle scuole.

“L’attuale situazione dei contagi in provincia è circa un terzo del picco raggiunto a novembre, – ha fatto sapere un rappresentante dei genitori – quando il Veneto stazionava in zona gialla”. 

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Anche per questo motivo i genitori ritengono che non ci siano motivi validi che possano giustificare una simile decisione, – ha proseguito – molto penalizzante per l’apprendimento dei bambini e soprattutto in un ambiente, quello scolastico primario, che ha visto pochissimi casi di contagio subito isolati, frutto delle stringenti misure imposte e dalla disciplina dei bambini“.

Una situazione, quella attuale, che sta generando disagi e difficoltà a diverse categorie, senza distinzioni: l’auspicio è che tutto ciò si possa risolvere al più presto.

(Foto: per gentile concessione di un lettore).
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