Il mondo della trap è spesso visto dagli adulti con gli occhi del pregiudizio: i “grandi” attribuiscono a questo genere musicale, e soprattutto ai suoi testi, una connotazione negativa, e così finiscono per sottovalutare e per ignorare il suo potere persuasivo.
Eppure di fronte a un successo tanto travolgente vale la pena di fermarsi a riflettere e di interrogarsi, anche per capire le origini e lo sviluppo del fenomeno, fenomeno che anche secondo Lee Odia (nella foto) aka Samuele Segat, artista di Conegliano, può aiutare i giovani del territorio ad arrivare al proprio obiettivo rispetto ad altri generi.
La trap è un genere musicale che va al di là di ogni schema ricorrente: in un certo senso non è possibile ingabbiarlo in una categoria ben precisa e forse sarebbe anche sbagliato farlo. Un genere che ha dato vita a una vera e propria frattura rispetto al passato, e ha rivoluzionato il paradigma in vigore fino a pochi anni fa.
Una sonorità che ha anche rivoluzionato il modo di far musica di Lee Odia e della sua “God Firm” composta da Derrot e Stema, suoi inseparabili compagni, negli ultimi anni, e che ora si prepara a far uscire il suo nuovo disco: “Mi sono evoluto e il risultato è che non si mette in risalto la musicalità in sé ma viene valorizzato il mio modo concept in cui esprimo la realtà in cui sono immerso in senso geografico e sociale“.
I trapper sono entrati quasi a gamba tesa nella scena musicale del nostro Paese, e in molti casi arrivano dalle borgate delle metropoli e negli ultimi anni anche nei piccoli comuni: “La scena veneta ha un problema fondamentale – spiega Lee Odia – Ci sono ancora tanti pregiudizi e purtroppo molte band vengono private della possibilità di mettersi in mostra a causa di molti posti che danno priorità (ad esempio nei live) a cover band. Molti giovani devono capire il potenziale della trap per far si che il proprio futuro possa aver più successo. Bisogna cavalcare l’onda“.
Ora il cantante coneglianese con i suoi nuovi pezzi “Molti Euro” e “Bufera Su Rai 2” esprime tutta l’essenza della sua musica, nell’attesa dell’uscito del suo primo album, (pezzi che lo andranno a comporre) con l’obiettivo, sempre dichiarato, di arrivare ad alti livelli: “Spero che con il tempo tutti gli sforzi messi in pratica sia da me che dai miei amici potranno permetterci di fare questo mestieri nella vita. La musica per me è tutto”.
(Fonte: Luca Collatuzzo © Qdpnews.it).
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