Le scuole si “immergono” nelle Colline della Docg: nasce una rete di 29 istituti per far valorizzare agli studenti il Patrimonio Unesco in cui vivono

Gli studenti che vivono le colline del Conegliano Valdobbiadene Docg sono pronti a prendere saldamente il testimone dai loro nonni e dai loro padri? Assolutamente sì, secondo i dirigenti scolastici di ben 29 istituti che operano in 30 Comuni della “Core zone” Unesco, del territorio circostante e della Sinistra Piave.

La neonata rete scolastica comprende le seguenti scuole di ogni ordine e grado: Ic (Istituto comprensivo) di Cappella Maggiore, Ic Conegliano 2 “Cima”, Ic Conegliano 3 “Brustolon”, Ic Cordignano, Ic Farra di Soligo, Ic Follina e Tarzo, Ic Gorgo al Monticano, Ic Mareno e Vazzola, Ic Motta di Livenza, Ic Oderzo, Ic Pieve di Soligo, Ic San Polo di Piave, Ic Sernaglia della Battaglia, Ic Valdobbiadene, Ic Vittorio Veneto 2, Ipssar “Beltrame”; Isiss “Casagrande”; Isiss “Cerletti”, Isiss “Città della Vittoria”; Isiss “Da Collo”; Isiss “Fanno”; Isiss “Galilei”; Isiss “Obici”; Isiss “Scarpa”; Isiss “Verdi”; Itc “Riccati-Luzzatti”; Itc “J. Sansovino”; Liceo artistico “Munari”, Liceo classico “Flaminio”. E diversi altri istituti hanno già manifestato l’intenzione di aderire alla rete nel prossimo futuro.

Le finalità di questa nuova realtà scolastica, che è presieduta da Gianpaolo Bortolini, dirigente scolastico del Comprensivo di Valdobbiadene, e che ha la sua sede tecnico – operativa al “Cerletti” di Conegliano, sono le seguenti: promuovere la conoscenza ed educare i giovani alla tutela del patrimonio storico, culturale, artistico e paesaggistico del territorio, trasmettendo loro il valore che esso ha per la comunità; valorizzare la dimensione di bene comune e il potenziale che può generare per lo sviluppo del territorio; coinvolgere gli studenti in modo attivo nella promozione e nella tutela di beni artistici, culturali e ambientali; avviare azioni nuove e creative che mirino a soddisfare i bisogni della popolazione in termini di crescita culturale, sociale ed economica; creare servizi anche in formato digitale da diffondere nel territorio locale e nazionale, volti a motivare l’interesse di flussi di utenza alla fruizione del patrimonio; sviluppare le competenze trasversali con particolare attenzione alla diffusione della cultura d’impresa; valorizzare e promuovere il patrimonio e le ricchezze turistiche in termini di sostenibilità ambientale, sociale ed economica; promuovere, attraverso la valorizzazione del patrimonio locale, la conoscenza del patrimonio nazionale; interagire con le realtà territoriali, con gli esperti degli enti culturali, con le Istituzioni.

L’assemblea generale della rete ha individuato come Istituto capofila, che ha il compito di garantire il coordinamento organizzativo, amministrativo, contabile e documentario l’Ic di Valdobbiadene.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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