Le scuole superiori Cerletti, Dieffe, Casagrande e Verdi presentano i loro progetti di valorizzazione del sito delle Colline Patrimonio dell’Umanità

“Shaping our common future: la sostenibilità tra smart cities e smart lands” è il titolo dell’evento, che ha ottenuto il Patrocinio del Comune di Milano-Municipio 6 ed è stato promosso dall’Associazione per il Patrimonio delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, che si è tenuto lo scorso 16 dicembre a Milano nell’ex Fornace Gola.

All’incontro hanno partecipato gli studenti di quattro Istituti superiori del territorio del Conegliano Valdobbiadene impegnati nel progetto “Costruire uno sviluppo sostenibile”: l’Isiss “Giuseppe Verdi” di Valdobbiadene, l’Isiss “Marco Casagrande” di Pieve di Soligo, la Scuola di Formazione Professionale per la Ristorazione e la Produzione Alimentare Dieffe “Piero Berton” di Valdobbiadene e la Scuola Enologica “G.B. Cerletti” di Conegliano.

Si è trattato di un evento che ha coronato un percorso di approfondimento e di studio durato un anno intero – spiega il professor Viezzer -, che ha visto gli studenti degli istituti scolastici superiori di Valdobbiadene, Conegliano e Pieve di Soligo interrogarsi intorno alle tematiche legate allo sviluppo sostenibile delle nazioni e dei territori. Ogni scuola coinvolta ha elaborato una proposta di valorizzazione del territorio Unesco delle colline di Conegliano e Valdobbiadene”.

“L’incontro di Milano è stato il palcoscenico dove le proposte sono state portate all’attenzione di Giuliano Vantaggi – conclude -, site manager dell’Associazione per il Patrimonio delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene”.

Rispetto ai singoli progetti, gli studenti del Liceo Scientifico e del Liceo delle Scienze Umane dell’Istituto “Casagrande” di Pieve di Soligo, rappresentato a Milano da Francesca, Margherita, Alice, Elia e Anna e dai professori con cui hanno lavorato, Elisa Lazzari e Loris Viezzer, hanno proposto un Festival dell’Unesco che rivoluziona e rovescia la prospettiva di promozione territoriale alla quale siamo abituati.

Dal prodotto l’attenzione è stata spostata sui valori Unesco – spiegano dalla scuola – per una campagna di promozione indiretta con la quale il territorio si presenta all’opinione pubblica nazionale e internazionale come promotore e alfiere dell’Unesco e dei suoi profondi valori sociali e culturali. Un festival che ruota intorno alle tre parole chiave dell’Unesco (Educazione, Scienza e Cultura): eventi (culturali, artistici, musicali, ecc.), laboratori educativi per i più piccoli, stand enogastronomici, pubblicazioni sul dialetto veneto e altre attività socio-culturali”.

L’obiettivo è dare corpo alle finalità dell’Unesco: educare alla comprensione e alla comunicazione interculturale e internazionale per l’inclusione e la valorizzazione culturale, proteggere la libertà di espressione come custodia democratica e della dignità umana, generare sviluppo pienamente sostenibile.

Il Cerletti di Conegliano ha lavorato su una ricerca che comprendesse gli elementi storico-artistici, paesaggistici ed enogastronomici del territorio Patrimonio dell’Umanità, producendo un cortometraggio documentaristico per presentare il territorio.

“Al centro del documentario – spiegano dalla scuola – quelle caratteristiche peculiari che lo rendono unico, cercando di coglierne criticità e potenzialità per poter generare soluzioni produttive mirate alla sua salvaguardia. Ad emergere, quindi, anche in questo caso la necessità di andare verso una valorizzazione sostenibile, perché produzione, ambiente e paesaggio devono andare insieme verso un futuro comune. Come possibile evoluzione, un sito web interattivo e una campagna social per promuovere il territorio secondo le direttrici individuate, perché creare consapevolezza è il primo passo verso un cambiamento effettivo e concreto”.

“A spasso con i 5 sensi” è il nome del sito creato da alcune ragazze della Scuola Professionale Dieffe di Valdobbiadene, Vera Tesser, Chiara Trinca ed Elisabetta Sartor, insieme alla professoressa Elisa Scattolon.

“Noi lo abbiamo sviluppato sotto una veste narrativa – spiegano dalla Dieffe – Vogliamo raccontare le nostre colline entrate a far parte del Patrimonio Mondiale Unesco come Paesaggio culturale nell’estate 2019. Faremo assieme un viaggio con i 5 Sensi perché vogliamo far vivere e assaporare il nostro territorio tra tradizione e innovazione, sapori e costumi, rendendo la permanenza del visitatore un’esperienza degna di esser vissuta di nuovo”.

Gli studenti dell’Isiss Verdi di Valdobbiadene, infine, hanno creato un’app.

“L’obiettivo non era poi così facile – spiegano dalla scuola -, trovare un modo innovativo e sostenibile per valorizzare alcuni prodotti tradizionali del territorio di Valdobbiadene cioè il caco, il fico e il vin santo del prete. Gli studenti della 4A dell’Istituto Tecnico per il Turismo, guidati dalle professoresse Scotto di Tella e Poloni, hanno ideato un’app, scaricabile gratuitamente da Play Store, che conduce i visitatori alla scoperta dei fantastici paesaggi di Valdobbiadene per un’esperienza immersiva in cui, ad ogni punto prefissato, è legato un contenuto multimediale come un video o un audio”.

“L’applicazione – continuano -, realizzata in collaborazione con una giovane start up della zona, è il frutto di un lungo e complesso lavoro. I ragazzi sono partiti dalla mappatura delle piante sul territorio e, grazie all’aiuto di alcune guide, hanno approfondito, attraverso delle visite a piedi, le loro conoscenze della zona di Valdobbiadene. In questa fase gli studenti hanno inoltre scattato diverse fotografie dei luoghi più incantevoli. L’idea è stata poi quella di abbinare agli scorci più suggestivi dei testi letterari di autori legati a questo luogo: Balbi Valier, Comisso e Zanzotto, di cui si celebra proprio quest’anno l’anniversario della nascita, ed altri”.

“Nasce in questo modo CacoWay – concludono – L’app guida il visitatore in un percorso a tappe non forzate alla lenta scoperta del territorio di Valdobbiadene. Una volta raggiunta la meta è possibile riprodurre il file multimediale associato a quel luogo. L’applicazione è comodamente scaricabile da Play Store ed è compatibile con tutti i dispositivi Android”.

(Foto: Massimiliano Pillon).
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