Leggenda Prosecco Doc Imoco: settimo scudetto, sesto di fila. E ora la finale di Champions League

La Prosecco Doc Imoco Volley Conegliano è ancora una volta campione d’Italia

Sette scudetti in 12 anni di storia, sei dei quali consecutivi (e senza la pandemia, chissà cosa sarebbe successo): si mantiene mostruoso il ruolino di marcia della Prosecco Doc Imoco Volley Conegliano, club fondato nel 2012 e che nei primi tre anni di vita non aveva vinto un fico secco. Dal 2016, con il primo titolo di squadra campione d’Italia, è iniziato un tripudio di trofei, un dominio, quantomeno in campo nazionale, culminato questa sera con la vittoria del settimo scudetto, il sesto filato dal 2018 in poi (quello del 2020 non venne assegnato causa limitazioni da coronavirus).

Un’esultanza di coach Daniele Santarelli (sullo sfondo il vice Valerio Lionetti) questa sera a Palazzo Wanny

L’ennesima coppa sollevata da capitan Wolosz è arrivata questa sera a Palazzo Wanny di Firenze, dove la Savino Del Bene Scandicci ha ceduto per la terza volta nella serie a Conegliano, che dopo aver perso ai vantaggi del tie-break Gara1 ha infilato tre successi consecutivi, due dei quali in trasferta.

Isabelle “Bella” Haak bacia il meritatissimo trofeo di Mvp dei playoff scudetto

Dopo una regular season immacolata (75 punti su 78, zero sconfitte) e due trofei già portati a casa (Coppa Italia e Supercoppa italiana), le ragazze di coach Daniele Santarelli hanno mostrato nei fatti la loro superiorità entro i patrii confini, ma la cosa più bella – forse – è che la stagione del popolo gialloblù potrebbe essere ulteriormente impreziosita da un altro, prestigiosissimo trofeo: domenica 5 maggio ad Antalya, in Turchia, Conegliano sfiderà l’Allianz Vero Volley Milano per la conquista della Cev Champions League, il massimo trofeo europeo.

Festa grande per le pantere questa sera a Firenze

C’è ancora motivo di sognare, dunque, per i tifosi di Conegliano, che hanno fatto sentire forte l’appoggio alle loro beniamine sia nelle due gara casalinghe sia – muovendosi a decine verso Firenze – in quelle al PalaWanny.

La cronaca di Gara4

Dopo l’Inno di Mameli eseguito dalla fanfara della Scuola Marescialli Carabinieri di Firenze, e l’arrivo della coppa dello scudetto portata dall’ex calciatore di Fiorentina e Inter Borja Valero, ecco gli starting six. Rispetto a Gara3, l’allenatore delle toscane Massimo Barbolini rimette al centro Nwakalor al posto di Alberti, sempre a fianco di Carol. Antropova è l’opposta, in diagonale con Ognjenovic, le bande sono Zhu ed Herbots e il libero Parrocchiale. Daniele Santarelli, allenatore delle pantere, conferma per la quarta volta di fila, in questa serie di finale, Wolosz – Haak, Fahr – Lubian, Plummer – Robinson Cook e De Gennaro. Bardaro ha la maglia d’ordinanza, Piani quella del secondo libero.

La Mvp Haak tenta di aggirare il muro di Zhu Ting (futura compagna di squadra?)

Primo set: Scandicci parte con maggiore veemenza, ma Conegliano non si fa spaventare e tiene la scia delle avversarie, sia pure senza strafare. Il parziale è avvincente, il sorpasso delle ospiti arriva al 35esimo scambio grazie a Haak, favorita da una precedente difesona di Bardaro. Segue un’alternanza al comando, con qualche “pari” in mezzo, ad esempio a quota 23 dopo l’attacco ok di Haak. A deciderla è l’ace di Carol sul primo e unico setball del set.

Secondo set: Antropova e compagne sfruttano l’abbrivio del set d’esordio vinto nel finale, e ancora sul servizio di Carol volano 3-0, allungando ulteriormente fino al 6-2. Senza farsi prendere dal panico (non è proprio il caso) le pantere annullano lo svantaggio e passano avanti (9-8), ma in questo momento chi conduce nel punteggio non sembra essere il primo dei problemi: bisogna limitare gli errori (9 per le pantere nel parziale iniziale) e cercare di mandare in fumo gli schemi delle avversarie. Il servizio ospite fa male a Scandicci, l’ingresso di Ruddins tra le padrone di casa non apporta grossi benefìci, Conegliano vola 19-14. Romanzesco il 35esimo scambio, vinto dall’Imoco dopo che Wolosz si era già girata pensando che ci fosse stato un fallo e un “incidente” tra due scandiccesi nella loro metà campo. Set in cassaforte, Fahr lo chiude in anticipo in primo tempo (23-16), la formalità del pareggio è a cura di una pantera che da un po’ non era protagonista: Squarcini, che trova l’asso al primo pallone toccato, in battuta.

Terzo set: subito una curiosità dal tabellino: nel secondo parziale nessun punto è arrivato dal muro (l’Imoco aveva peraltro perso il primo con 4 “blocks”). Bene le pantere in attacco (due palloni su tre messi giù, Scandicci si ferma al 41%. La Savino dimostra di essere tornata in partita, gli scambi sono lunghi e il punteggio equilibrato. Merita la menzione un ace di Antropova su… Haak, singolarmente in ricezione. La parità tra le due squadre prosegue a lungo, ma i due punti consecutivi di Plummer per il 16-11 fanno suonare in sincrono molti campanelli d’allarme tra le toscane. Herbots suona la carica per le gigliate, ma il 20-15 che porta la firma di Haak consente alle pantere di intravedere già il traguardo tricolore, ulteriormente avvicinato dal murone di Plummer. La Savino appare alle corde: sono ben 8 i setball per le ospiti, che la ribaltano con Haak.

Quarto set: gli appelli per Scandicci stanno per finire, le toscane sono costrette a vincere questo parziale se non vogliono che Conegliano chiuda qui la serie e torni nella Marca con la coppa. La tensione agonistica è palpabile, gli errori in battuta (e non solo) lo testimoniano. Wolosz e compagne doppiano le avversarie (8-4), che arrancano ma non mollano. Nuova girandola di cambi, e anche di ingressi in campo delle “moppers” per asciugare dal sudore il taraflex. Che la Savino sia viva lo dimostrano alcuni salvataggi sensazionali, anche se poi alla fine degli scambi lunghi è spesso Conegliano ad avere la meglio. Tuttavia Scandicci si issa fino al 15-17 e Santarelli stoppa il gioco, chiedendo alle sue “maggiore comunicazione in campo”. La premiata ditta Wolosz – Haak stronca i sogni di pareggio della Savino. Il finale di set, match e campionato dovrebbe essere in apnea, ma Plummer sentenzia il 22-20, Barbolini ferma il gioco ma serve a poco: sono ben quattro le chance per vincere lo scudetto, al secondo Antropova insacca in rete e l’ennesima festa gialloblù può iniziare.

La rosa della Prosecco Doc Imoco Volley Conegliano campione d’Italia 2023/24

SAVINO DEL BENE SCANDICCI 1 – PROSECCO DOC IMOCO VOLLEY CONEGLIANO 3 (25-23, 17-25, 17-25, 21-25). Durata set: 30′, 25′, 29′, 27′. Totale: 1 ora e 51 minuti. Mvp dei playoff scudetto: Haak (Prosecco Doc Imoco). Top scorer di Gara4: Haak (29 punti. Antropova 22). Arbitri: Cesare di Roma, Goitre di Torino e Merli di Terni. Spettatori: 3.500 (PalaWanny Sold out).

(Foto: Rubin per LVF e – la rosa 2023/24 – Gregolin per Imocovolley.it)
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