Cordoglio per Luigino Ostet, 84enne originario di Conegliano, deceduto nella giornata di ieri, sabato 6 marzo.
Era stato portiere della squadra del Vittorio Veneto nella stagione 1961-1962, per poi affacciarsi al mondo dell’arte, grazie anche alla vittoria nel 1961 del premio “Città di Vittorio Veneto”.
Successivamente, aveva iniziato a esporre le proprie opere in occasione di personali, come ad esempio la mostra “Immagini del nostro tempo” allestita a Conegliano nel 2007, oppure in collettive (si pensi a “Tutti i volti dell’amore del prossimo” sempre del 2007 nella città del Cima), facendo conoscere le peculiarità della propria arte al largo pubblico.
Secondo quella che era la sua concezione artistica, la tecnica pittorica doveva adattarsi al valore espressivo di un’opera e, allo stesso tempo, la pittura veniva intesa come racconto della realtà e denuncia dei disagi sofferti dagli strati sociali più in difficoltà.
Suo, ad esempio, il dipinto dal titolo “Il vecchio alpino guarda con nostalgia i suoi monti”, mentre protagonisti delle sue opere sono state anche le immagini della prostituta, dell’ubriaco, del tossicodipendente, del clochard e degli anziani lasciati soli.
Un linguaggio pittorico, quindi, teso a immortalare gli stati d’animo più profondi e le sofferenze patite dall’umanità, tanto da essere stato definito in alcuni casi “il cantore degli ultimi”.
Luigino Ostet lascia la moglie Elda, il cognato, le cognate, i nipoti, i parenti e gli amici.
Il funerale verrà celebrato mercoledì 10 marzo alle 10, nella chiesa parrocchiale di Campolongo a Conegliano, mentre il Santo Rosario sarà recitato mezz’ora prima dell’inizio della funzione.
Successivamente, la salma verrà tumulata nel cimitero di San Giuseppe a Conegliano.
La famiglia non chiede fiori, ma opere di bene e rivolge un sentito ringraziamento agli amici Bruna, Mario e alla signora Stefania.
(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
(Foto: Onoranze funebri Memorial).
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