“Noi ci siamo”: prima giornata di riapertura delle attività a Conegliano, tra speranza e voglia di normalità


“Noi ci siamo”: è questo il messaggio che i commercianti di Conegliano hanno voluto lanciare nella mattinata di oggi, lunedì 18 maggio, in occasione di una riapertura avvenuta dopo più di due mesi di lockdown.

Una riapertura all’insegna della speranza di poter ritornare alla normalità, non senza qualche comprensibile timore per quanto riguarda il futuro.

Guanti per i clienti e sacchetti di plastica per le loro borse, barattoli di disinfettante per le mani, termoscanner, pannelli in plexiglass, sgabelli all’entrata per contingentare gli accessi e cartelli con indicate le avvertenze da adottare: sono gli accorgimenti messi in bella vista nei vari esercizi, per trasmettere un messaggio di sicurezza alla clientela, affinché possa fare i propri acquisti senza timori.

Sicuramente, hanno dichiarato i commercianti, i pensieri per il futuro non mancano, dato che gli ammortizzatori sociali non avrebbero in tutti i casi funzionato o dato un sostegno concreto in questi due mesi di stop, ma ciò non ha tolto la volontà di ripartire e, soprattutto, di recuperare quanto perso fino ad ora.

Un ritorno dal lockdown con l’applicazione di una percentuale di sconto fin da subito, fanno sapere gli esercenti, senza attendere il 1 agosto, per consentire il cambio della merce e, soprattutto, incentivare il cliente ad acquistare.

Estetisti e parrucchieri sono le categorie dove diverse persone, fin dalla prima mattinata, si sono recate per avere finalmente il tanto sognato appuntamento.

Inizia una settimana importante. Siamo contente ed emozionate: per noi non è sostanzialmente cambiato tantissimo – ha dichiarato Barbara Foffano dell’estetica Barby – dal momento che, anche prima, dovevamo avere determinate avvertenze. Ciò che cambia è solo l’obbligo di dover tenere indossata la mascherina, che non spegnerà il nostro sorriso“.

“C’è la tensione di dover eseguire tutti i protocolli e sarà un po’ dura finché non riprenderemo il ritmo giusto, – ha invece spiegato Ottavio Santin del salone Jean Louis David – ma nel giro di qualche giorno diventerà una normalità”.

Una giornata, quella della riapertura di oggi, che è stata preceduta da una vera e propria “notte prima degli esami”, come l’ha definita Roberta Maset della boutique Antonella Arnosti, la quale riferisce come le sue dipendenti non abbiano dormito stanotte.

“Oggi è come il primo giorno di scuola. – ha confermato Marzia Breda della gioielleria Breda – Ovviamente c’è tanta paura e tensione, perché non sappiamo cosa ci aspetta e noi abbiamo bisogno di tornare al lavoro che avevamo prima del Covid-19, per quelli che sono i nostri impegni economici”.

“Bisogna cominciare a pedalare – è stato il commento di Angelo Basciano del negozio di arredamento Abitami – e penso che questi tre-quattro mesi fino a settembre saranno davvero determinanti”

“Necessità di ripartire” è l’espressione più volte ripetuta dai commercianti, ora “tutti uniti”, come ha voluto sottolineare Patrizia Loberto del negozio di abbigliamento Stefanel, presidente dell’associazione Conegliano In Cima: “Oggi ripartiamo. Siamo qui e partiamo. Siamo carichi, speranzosi, siamo pieni di voglia di fare e siamo qui per accogliere tutti e dare il massimo, perché il commercio davvero riparta. Ce la stiamo mettendo tutta”.

Non sappiamo come e con quale stato d’animo la gente uscirà di casa – ha confessato Roberta Montesel, responsabile del bar pasticceria Gli archi – Ciò che è perso è ormai perso, lo lasciamo nel passato, ma ora la gente ha voglia di normalità”.

Una voglia di normalità che si è iniziata a vedere nei volti delle persone in centro città, ferme per un caffé, per chiedere un appuntamento al parrucchiere o per vedere le vetrine.

 

(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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