Oggi la visita del sindaco Chies alle famiglie di Sara e Jessica, domenica alle 18 fiaccolata. E spunta uno striscione che chiede “Giustizia”

Ha scosso profondamente le comunità di Conegliano, Mareno di Piave e di tutta la Marca Trevigiana l’improvvisa morte delle due cugine Sara Rizzotto e Jessica Fragasso, decedute domenica sera nel tratto friulano dell’autostrada A28.

Dopo che il Giudice per le indagini preliminari di Pordenone ha concesso gli arresti domiciliari all’imprenditore indagato per lo schianto, sono in molti a volersi mobilitare.

Nella mattinata di oggi venerdì il sindaco di Conegliano Fabio Chies si è recato a casa dei famigliari di Sara, dove erano presenti anche quelli di Jessica, che risiedono a Mareno di Piave: “Ringrazio molto il sindaco di Conegliano per la sua disponibilità e per le parole spese per noi – spiega Alain Fragasso, papà di Jessica – ci ha detto che farà di tutto per sostenere e aiutare i nonni e il papà residenti a Conegliano. Con il sindaco poi abbiamo parlato di istituire una giornata in memoria delle due cugine. Avevamo pensato a una marcia dove tutti i partecipanti indosseranno una maglia in ricordo di loro, con il lancio di palloncini bianchi prima del via e, con i soldi ricavati, di dare delle borse di studio ai giovani meritevoli del Comune”.

In questi giorni sono stati numerosi i messaggi, le chiamate e le visite ricevute dai famigliari delle due giovani: “Sapevo di avere molte persone che mi volevano bene – continua Alain – ma non immaginavo così tante. Le voglio ringraziare tutte”.

Nella mattinata odierna uno striscione con la scritta “Giustizia per Sara e Jessica”, realizzato dai familiari delle due cugine, è stato appeso nel ponte sul Monticano in viale Istria a Conegliano.

Sono state rese note le coordinate della fiaccolata in onore e memoria delle due cugine che si svolgerà a Conegliano domenica, organizzata dalla famiglia e dalle amiche delle due ragazze. L’appuntamento è per domenica 6 febbraio alle ore 18 con partenza da via XX Settembre, nel cuore del centro storico della città del Cima. In corso di valutazione se l’illuminazione del corteo sarà affidata alle luci degli smartphone o a lumini elettrici forniti dagli organizzatori. Per partecipare sarà obbligatorio indossare la mascherina.

“Dopo la scarcerazione del pirata siamo rimaste tutte sconvolte – spiega Cristina – e vogliamo chiedere giustizia non solo per Sara e Jessica ma per tutte le vittime di incidenti stradali. Nessuno le riporterà indietro, ma non c’è neanche una giustizia severa”. Nel pomeriggio le amiche si sono incontrate con il sindaco Chies per definire ora e luogo dello svolgimento.

È stata la stessa Cristina, assieme ad alcune amiche, a lanciare anche una raccolta di fondi che in poche ore ha già superato i mille euro raccolti con oltre 60 donazioni: “Sara e Jessica hanno condiviso tutto, insieme e sempre, anche il loro destino. Hanno perso la vita ingiustamente in un incidente stradale, domenica 30 gennaio. In macchina con loro c’erano anche le piccole figlie di Sara e cugine di Jessica, le uniche sopravvissute – si legge nella descrizione della raccolta fondi – Ma hanno perso la cosa più importante: una mamma. Noi vogliamo vederle crescere e, per questo, vi chiediamo di aiutarci a raccogliere fondi il cui ricavato andrà interamente al papà delle bimbe e alla famiglia di Sara e Jessica. Di fronte a questo immenso dolore, in cui siamo così impotenti, un gesto concreto lo possiamo fare. Grazie a quanti ci aiuteranno“.

“Vorrei ringraziare tutte le persone che ci sono sono state vicine e che continuano a farlo e quelle che hanno donato qualsiasi tipo di cifra – spiega Alain – fa piacere tutta la solidarietà che stiamo ricevendo in questi giorni”.

Verranno inoltre, come ultimo gesto di generosità di Jessica, donati i suoi organi: “Mia figlia – conclude Alain – aveva scritto nella carta d’identità di voler essere donatrice. Abbiamo deciso, ovviamente, di esaudire questo suo desiderio”. Dopo il funerale, che si presume possa tenersi verso la fine della prossima settimana, Jessica verrà cremata e le sue ceneri saranno tenute dai genitori in casa.

(Foto: per gentile concessione di una lettrice).
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