È entrata alle 9.20 di oggi, lunedì 9 novembre, la prima vettura al punto tamponi situato alla Zoppas Arena di Conegliano. Grazie al supporto dell’Esercito italiano è stato possibile aprire una terza corsia che permetterà nelle prossime giornate di smaltire le lunghe code che si erano formate nei parcheggi del centro sportivo.
Un servizio che prende il nome di operazione “Igea” e che vede il personale dell’esercito, della Marina, dell’Aereonautica e dell’arma dei Carabinieri impiegato sul fronte sanitario a fianco dell’Ulss2. Oltre a Conegliano, le zone selezionate per questa manovra sono Asolo e Altivole.
Allestite le tende e le apparecchiature necessarie, il personale militare ha infatti il compito di agevolare la raccolta dei dati dei pazienti, fare i tamponi attraverso una modalità drive-trought e archiviare i campioni per consegnare in seguito telematicamente i risultati al distretto dell’Ulss 2, che poi si occupa di elaborare l’esito.
Nel caso di Conegliano, è stato il VII Reggimento telecomunicazioni di Padova a gestire la parte logistica, mentre per la parte dei tamponi sono stati assegnati medici dell’Esercito e della Marina Militare. La scelta, per loro, è stata quella di dare priorità alle donne in attesa e ai bambini in modo da creare una corsia preferenziale per le fasce più sensibili alle lunghe attese.
Da ottobre il punto tamponi era stato spostato alla Zoppas Arena per una questione logistica, visto che quelli effettuati al distretto socio sanitario di via Galvani causavano forti disagi anche alla viabilità cittadina.
Con il diffondersi di questa seconda ondata anche alla struttura ospitante le attese risultavano essere molto lunghe, ma a partire dalla giornata di oggi, con il supporto dell’esercito, verranno sicuramente accorciate.
Questo punto tamponi, così come gli altri 200 Drive – Trought distribuiti su tutto il territorio nazionale e coordinati dal Comando Operativo di vertice Interforze della Difesa, vanno a sommarsi a posti letto di terapia intensiva, sub-intensiva e degenza ordinaria e a velivoli appositi per il trasporto di persone affette dal virus e al traporto via terra di materiale di protezione individuale.
Dopo la sanificazione delle strade (qui l’articolo) durante la prima ondata dell’emergenza il ritorno dell’esercito nella città del cima dimostra il legame e l’aiuto concreto dei corpi d’armata a favore dei cittadini e della sanità pubblica.
(Fonte: Simone Masetto © Qdpnews.it).
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