“Parco Vivaldi a rischio malintenzionati senza il chiosco”: l’allarme di Tondato

Il Parco Vivaldi di via Einaudi a Conegliano

Parco Vivaldi di via Einaudi, è urgente intervenire”: è l’appello lanciato dal capogruppo della Lega a Conegliano, Maurizio Tondato.

Quest’ultimo ha riferito pubblicamente che alcuni cittadini hanno segnalato come, da un paio d’anni e a eccezione di una breve parentesi, il chiosco del parco sia chiuso, cosa che avrebbe provocato dei disagi.

Un fatto che, a suo dire, porterebbe con sè delle problematiche a livello sociale, con il rischio che il parco stesso diventi luogo di incontro per alcuni malintenzionati.

“Purtroppo anche in passato non è stata data continuità alla gestione del chiosco ed è fondato il rischio che, anche a causa di ciò, il parco venga frequentato da gente malintenzionata – ha affermato Tondato -. Per rendere il parco il più possibile inclusivo, è necessario che lo stesso sia ben attrezzato, fornito di giochi per bambini, panchine, cestini, oltre che dell’area ristoro”.

“Il parco Vivaldi è da considerarsi come parte integrante del quartiere di Parè, per cui la sua gestione coinvolge tutto il contesto urbano – ha aggiunto -, all’interno del quale si devono individuare nuove funzioni che lo valorizzino ulteriormente e non contare più solamente su una utilizzazione passiva”.

“Il riattivare quanto prima il servizio di ristoro, per chi frequenta il parco, è fondamentale – ha specificato – per raggiungere gli obiettivi indicati. Ritardare ulteriormente tale servizio penalizza una buona parte della nostra comunità”.

Tondato ha spiegato a margine che la questione del chiosco ha a che vedere con la sua “funzione sociale”: un “luogo di incontro, svago e aggregazione per tutti i cittadini” capace, allo stesso tempo, di tenere lontane alcune potenziali brutte frequentazioni.

“Una precarietà che non riguarda solo il mancato ristoro e potenzialmente può diventare a favore dei malintenzionati – ha aggiunto -. Il chiosco è un presidio in quello che è un quartiere molto popoloso: non è un pubblico esercizio qualsiasi, ma un’area dalla valenza sociale e un punto di riferimento”.

Da parte sua Claudio Mallamace, comandante della Polizia locale del Coneglianese, ha fornito la propria visione sulla questione: “Il gestore di un’attività commerciale non svolge servizi di pubblica sicurezza, quindi non vedo una correlazione, semmai viene meno un servizio per la comunità e un’eventuale fonte di segnalazioni alle Forze dell’Ordine, in caso di illeciti – ha dichiarato -. Parè è una frazione con un notevole numero di stranieri residenti, per cui la frequentazione di quel parco è sicuramente più multietnica rispetto ad altri luoghi pubblici di aggregazione”.

“Le segnalazioni possono comunque arrivare anche dai cittadini che lo frequentano e dal gruppo di Controllo del vicinato di Parè, attivo ormai da circa un anno” ha concluso.

(Foto: archivio Qdpnews.it)
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