Dopo il passaggio a Vittorio Veneto, con una caduta non grave, sempre tra due ali di folle il Giro è arrivato a Conegliano sede del traguardo volante: maglie e palloncini rosa, bandiere tricolori e coccarde su terrazze e balconi. La città oggi era davvero vestita a festa per accogliere la 18esima tappa del Giro d’Italia, nonostante il tempo non promettesse bene.
La gente riversatasi in centro aspettava già da prima delle 15 l’arrivo dei corridori dal Fadalto, per poter vivere da vicino un appuntamento sportivo che solitamente si guarda in televisione. Appassionati con addosso la tuta ciclistica o semplici curiosi si sono riversati in strada per applaudire gli sportivi impegnati nella tappa.
Tanta curiosità ed entrambi i lati della carreggiata accoglievano la folla fino al “traguardo volante”, posizionato alla fine di viale Spellanzon. Verso circa le 15.45 sono arrivati i primi “fuggitivi”, in direzione di Santa Maria di Sala, nel Veneziano, dove si trovava il traguardo vero e proprio, inseguiti dal gruppone di ciclisti.
Una tappa non senza qualche intoppo: poco distante dal traguardo volante, infatti, un uomo – pare in stato di alterazione – avrebbe gettato in strada una bici, fortunatamente schivata dai ciclisti in arrivo (qui l’articolo)
Oltre alla Polizia locale, il traffico era gestito dalla Polizia di Stato e da “alcuni volontari”, come ha spiegato il comandante della stessa Polizia locale Claudio Mallamace, il quale ha aggiunto: “Avevamo avvertito per tempo i cittadini del blocco della circolazione in alcuni punti”. “Per noi è stato sicuramente un onore ospitare la tappa, – ha dichiarato il vicesindaco Claudio Toppan – perché è sicuramente una bella pubblicità per noi”.
“Un impegno viste le varie norme di sicurezza vigenti – ha concluso Toppan – ma è stato piacevole vedere che in televisione la telecamera ha immortalato le aree più significative di Conegliano”
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(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
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