Piazza Carducci, bando ancora al palo per motivi tecnici. Gli architetti: “Impatto pesante dalla nuova legge”

Viale Carducci: per vederlo trasformato in piazza bisognerà attendere ancora un bel po’

Ancora lungaggini per il bando di piazza Carducci, il progetto che di fatto andrà a rivoluzionare il volto futuro della città.

Il bando di progettazione sarebbe dovuto uscire all’inizio di quest’anno (con l’obiettivo, quindi, di scegliere il progetto più in linea con il futuro della città) ma, al contrario, ancora resta un nulla di fatto. Già a inizio 2024 emerse che a causare questo ritardo è stato il nuovo Codice degli appalti, che richiede un rinnovo del bando alle normative introdotte.

Il vicesindaco Claudio Toppan, con delega a urbanistica e lavori pubblici, all’epoca spiegò che l’adeguamento era stato fatto, ma sussisteva la presenza di una serie di circolari che davano spazio a dubbi di carattere interpretativo e che, pertanto, necessitavano di un chiarimento.

Toppan ora ha riferito che lo stesso Marco Pagani, presidente dell’Ordine degli Architetti di Treviso, si è recato a Roma, per la questione. “Pare che il Governo voglia introdurre un decreto che stabilisce la proroga di un anno per l’utilizzo della vecchia applicazione – ha spiegato Toppan -. Ciò non snellirà però la procedura, dal momento che c’erano già stati gli adeguamenti con il nuovo sistema: significa quindi dover tornare indietro. In sostanza, da parte nostra è tutto pronto, ma non possiamo pubblicare il bando per questo motivo”.

Gli aspetti illustrati da Toppan vengono ribaditi dallo stesso Ordine degli Architetti: “Il nuovo Codice degli Appalti emanato dal Governo ha messo in crisi tutte le piattaforme informatiche d’Italia, non solo quella che abbiamo utilizzato noi per il concorso di progettazione della nuova piazza Carducci a Conegliano – ha affermato Pagani -. Il problema è che, di fatto, dal 1° gennaio sono state cancellate tutte le certificazioni che ANAC aveva rilasciato alle piattaforme ed ora tutti stanno correndo per rimediare”.

“Purtroppo, ancora una volta, da Roma si fanno leggi senza valutare l’impatto, pesante, sui territori e senza pensare a una norma transitoria o di salvaguardia – ha aggiunto -. Tutto ciò è davvero folle, perché dimostra il disinteresse verso chi opera nel territorio, tanto più nell’era della digitalizzazione, tanto sbandierata con i fondi europei”.

“Si tratta di un grave danno subito anche dai professionisti, che non possono più effettuare concorsi di progettazione – ha continuato Pagani -. Per quanto riguarda piazza Carducci, siamo in stretto collegamento con l’Ordine degli Architetti nazionale, da cui attendiamo indicazioni rispetto ai tempi. L’impegno di tutti è di sciogliere questo nodo il prima possibile. Al nostro fianco c’è anche il Comune di Conegliano, che ha lavorato intensamente con noi per arrivare alla stesura finale del bando”.

(Foto: archivio Qdpnews.it)
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