È stato presentato venerdì 5 aprile, al ristorante “Tre Panoce” di Conegliano il progetto “Filanda 135”, una realtà che unisce imprenditori e professionisti, capace di convergere le loro idee ed energie economiche verso il progresso: per spiegarne meglio il funzionamento, che si basa su una metodologia di network etico, si è passati dal parlare di miti greci, di intelligenza artificiale, di citazioni cinematografiche e del superamento dei pregiudizi. Quegli stessi tabù, questi ultimi, che rischiano di non consentire alle singole idee innovative di realizzarsi, che escludono a priori un approccio più consapevole alla tecnologia, che andrebbe amministrata e gestita con competenza.
Tra le diverse progettualità esposte da Filanda 135, alcune delle quali preservate in segretezza, prendono posto servizi di consulenza verso la digital trasformation, ma anche la creazione di software e hardware dedicati, di selezione del personale, di formazione, di organizzazione strategica e molto altro. Filanda 135 ha al proprio interno anche una sorta di incubatore, per completare tutto ciò che può servire per transitare un’idea dall’analogico a una proiezione futura che sia sostenibile.
“Un problema che abbiamo spesso, in qualsiasi mercato, è il pregiudizio: parlando di intelligenza artificiale, capita che le aziende e gli interlocutori non si sentano pronti – ha spiegato Maurizio Galardo, – Questo perché non c’è un’informazione adeguata sul tema: pensano che sia qualcosa di lontano da loro, che non possa essere d’interesse o di pertinenza per l’attività che stanno portando avanti. In realtà queste sono tecnologie abilitanti, che presto o tardi arriveranno, portando alle aziende delle performance puramente commerciali differenziate rispetto ad altri competitor”.
All’evento alcuni ospiti hanno aperto un’interessante discussione sul digitale e sulla trasformazione che è in grado di stimolare nei vari segmenti di mercato. Perché è vero che bisogna osservare – è stato detto – anche quel meccanismo vizioso che può nascere investendo in tecnologie che si basino sull’intelligenza artificiale: comprendere, per esempio, che anche i dati che vengono forniti da un’azienda potrebbero contribuire a migliorare quella stessa tecnologia, che poi verrà paradossalmente riproposta alla stessa a un prezzo maggiorato.
“Filanda 135” è stato pensato e nasce nel Coneglianese perché è un territorio ricco di eccellenze in vari campi – spiega Vittorio Morandin, che è stato tra i fondatori dell’iniziativa – Qui però il digitale ancora non viene recepito in modo corretto e soprattutto non viene metabolizzato dagli enti governativi, che non vedono tutte le sue potenzialità. L’obiettivo di questa realtà è creare un ecosistema composto da professionisti certificati in vari ambiti, dalla comunicazione allo sviluppo di software AI complicati, che possa dare quel valore aggiunto che oggi manca nel territorio.”
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