Dopo la partenza dello scorso 7 maggio, continua il viaggio tra i Paesi del mondo del coneglianese Gianluca Pellegrinelli, consulente 58enne che ha deciso di intraprendere questa particolare avventura a bordo di una Vespa, per realizzare quello che da sempre era il suo sogno nel cassetto (vedi articolo).
Primi giorni di viaggio, densi di incontri ed emozioni, che il consulente ha trascritto in un vero e proprio diario destinato a raccontare questa esperienza e che ha tracciato anche nel suo sito (vespup.com), dove è possibile vedere in tempo reale quella che è la sua posizione.
Da Ocrida (Macedonia) a Salonicco (Grecia), fino alla Turchia, con l’obiettivo di percorrerla, con una deviazione verso nord, per poi arrivare al confine con l’Iran: sono le prime tappe geografiche narrate dal viaggiatore, non senza qualche difficoltà o cambio di programma.
A Ocrida, Pellegrinelli ha raccontato di aver alloggiato in una guest house gestita da una signora che “non parlava una parola di inglese”, ma che sapeva farsi ben intendere nell’indicare come all’interno della struttura si dovesse togliere le scarpe, per girare esclusivamente in ciabatte. Per il resto, la conversazione procedeva tramite Google Translator.
Da Ocrida il viaggio è poi ripreso, di fronte a un alternarsi di paesaggi costieri e tratti di montagna: la distanza percorsa giornalmente era compresa tra i 250 e i 350 chilometri, per un tempo di guida dalle cinque alle otto ore, a seconda del tipo di percorso e del manto stradale incontrato.
Un viaggio che ha suscitato la curiosità delle persone che vedevano giungere in loco questa Vespa carica di bagagli, secondo quanto riferito a più riprese dallo stesso Pellegrinelli, ma anche lo stupore una volta saputo che questo particolare viaggiatore proveniva dall’Italia ed era diretto verso l’India. Stupore che, a detta del viaggiatore, giungeva specialmente dai vari benzinai incontrati lungo il percorso.
Incontri, quelli finora avuti, che si sono rivelati inaspettati: proprio a Ocrida, ad esempio, Gianluca Pellegrinelli ha incontrato Marco, originario di San Polo di Piave, che vive lì da quattro anni, dove ha aperto una pizzeria da asporto, si è sposato e ha avuto due bambini.
A Salonicco, il viaggiatore ha iniziato a incontrare “lunghe strade senza niente e nessuno”, come ha raccontato: da lì, pertanto, la decisione di anticipare l’orario della partenza, per evitare di arrivare tardi a destinazione e magari ritrovarsi con un problema tecnico alla Vespa, “in mezzo al niente, sperando e aspettando che magari passi qualcuno”.
Lì ha incontrato angoli che gli ricordano la città di Trieste, mentre l’ostello per l’alloggio era situato in una “zona alta della città, un po’ come a Parigi”.
Il primo imprevisto incontrato ha riguardato il peso dei bagagli sulla Vespa: il viaggiatore ha dovuto alleggerire il carico di 10 kg, spediti in Italia tramite le Poste, mentre altri 2,5 Kg sono stati smaltiti in loco.
Successivamente è stata cambiata la disposizione dei bagagli: davanti è stata sistemata la spesa giornaliera, dietro del materiale di riserva e tutto l’occorrente per il campeggio, sui due lati due borsette necessarie per l’emergenza pioggia e per il freddo. Inoltre, sono state sistemate le catene per chiudere la moto e l’olio di scorta, oltre alle cassette in alluminio con le parti di ricambio della Vespa. Tutto l’occorrente, quindi, per agire contro eventuali imprevisti.
Imprevisti che si sono verificati ai controlli in Turchia, dove il viaggiatore inizialmente non è stato fatto passare, in quanto la sua carta verde dell’assicurazione non era considerata valida e quindi è stato per lui necessario stipularne un’altra in dogana, della durata di tre mesi.
Una volta superato questo scoglio, è giunta l’idea di attraversare tutta la Turchia “in orizzontale”, con una deviazione verso nord, per poi giungere al confine con l’Iran.
Tappe che sicuramente Pellegrinelli continuerà a narrare nel suo diario di viaggio.
(Foto: per concessione di Gianluca Pellegrinelli).
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