“Raccogli l’olio e doni un tesoro” torna nelle scuole. Il concorso, promosso da Savno, Consiglio di Bacino Sinistra Piave, Fondazione di Comunità Sinistra Piave Onlus e De Luca Servizi Ambiente, è finalizzato a incentivare la raccolta dell’olio vegetale esausto di provenienza domestica nei 44 Comuni a gestione Savno, per strizzare l’occhio all’ambiente e donare il ricavato della vendita a sostegno delle persone più fragili del territorio.
Da domani al 29 marzo gli istituti aderenti, di ogni ordine e grado, dovranno raccogliere quanto più olio esausto possibile all’interno delle apposite cisterne fornite dalla stessa Savno. A vincere saranno le dieci scuole che avranno accumulato il maggior punteggio, in base al quantitativo di risorsa raccolta per studente, al numero di partecipazioni al contest e al soddisfare di particolari requisiti, come ad esempio il coinvolgimento di tutti i plessi dell’istituto comprensivo.
Il progetto, volto al corretto smaltimento dell’olio esausto che altrimenti può diventare altamente dannoso per l’ambiente, si distingue in particolare per il suo scopo benefico.
“Il ricavato della vendita del totale raccolto viene interamente devoluto a favore della Fondazione di Comunità Sinistra Piave Onlus, ente benefico non profit che si occupa di promuovere progetti sociali a sostegno di minori, persone svantaggiate e disabili – spiegano Giacomo De Luca, presidente di Savno, e Roberto Campagna, presidente del Consiglio di Bacino Sinistra Piave -. Nel 2021 sono stati raccolti 7.760 kg di olio, per un valore totale di 936 euro. La pandemia, purtroppo, ha portato a un rallentamento dell’iniziativa, ma il nostro obiettivo è quello di tornare a coinvolgere la cittadinanza come in passato, forti della finalità benefica del progetto”.
Le scuole partecipanti al concorso dovranno conferire esclusivamente olio vegetale esausto da produzione domestica, come ad esempio olio d’oliva e di semi, di frittura, di conserve, delle scatolette del tonno o di altri cibi sott’olio: saranno pertanto eliminati i plessi che conferiranno materiale proveniente da manifestazioni, ristoranti o produzioni industriali.
Verranno effettuati, inoltre, controlli a sorpresa del materiale per verificarne la conformità. Le dieci scuole vincitrici verranno premiate con materiale scolastico per un montepremi complessivo di 3.500 euro, da suddividere in maniera proporzionale a seconda del piazzamento.
“L’olio alimentare esausto, se non correttamente smaltito, ha effetti disastrosi sull’ambiente: a contatto con il suolo, infatti, crea una pellicola che avvolge ogni particella di terra impedendo la normale nutrizione dei vegetali. Alla stessa maniera, il suo sversamento nei WC o nei tombini causa una grave contaminazione del suolo e delle acque, basti pensare che un solo litro può inquinare ben mille metri cubi di acqua e un’area molto più ampia di un campo da calcio”, spiega De Luca, che chiude: “Il recupero dell’olio esausto è quanto mai importante: attraverso una lavorazione particolare chiamata rigenerazione si ottengono glicerina e saponi per l’industria e soprattutto prodotti molto simili a quelli ricavati dal petrolio, ma meno inquinanti, come il biodisel, l’olio motore, gli asfalti, i lubrificanti e i saponi industriali”.
“Questo progetto, attraverso un gesto semplice e concreto, veicola un messaggio importante di attenzione e rispetto per l’ambiente – afferma Loris Balliana, presidente di Fondazione di Comunità -. Un tema che riguarda tutti; rendere i bambini protagonisti contribuisce a far crescere persone più consapevoli e responsabili, pronte a farsi carico dei bisogni della comunità”.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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