Scoprire le origini della devozione con “Luoghi del Sacro in Terra Unesco”: orientarsi tra chiese, oratori e santuari tra le Colline del Prosecco

Un tempo, quando lungo le strade e all’interno dei cortili non brillava la luce delle luminarie, celebrare il Natale dev’essere stato qualcosa di più austero e decisamente meno luccicante: la devozione era trasmessa con serietà, con uno sguardo rispettoso verso l’alto, con una preghiera rivolta verso un’autorità più che a una figura amica. E mentre la tradizione pagana trasmetteva una parte delle credenze, la religione cristiana suggeriva ritualità capaci di trasmettere al popolo i grandi valori della Chiesa, creando senso di comunità e del dovere. 

Trailer di “Luoghi del Sacro in Terra Unesco”

È con questa serietà, ma anche con un interesse nei confronti dell’evoluzione della nostra società, che riproponiamo ai nostri lettori la rubrica “Luoghi del Sacro in Terra Unesco”, una collezione di oltre cinquanta approfondimenti in pillole che raccontano di come la devozione avvolgesse a trecentosessanta gradi il territorio oggi Patrimonio dell’Umanità, senza eccezioni.

In questa rubrica realizzata da Banca Prealpi San Biagio e da Qdpnews.it, con l’elaborazione dei contenuti sviluppati dai maggiori esperti dell’Ufficio Arte Sacra della Diocesi di Vittorio Veneto e il coordinamento dell’Istituto Beato Toniolo Le Vie dei Santi, si raccontano le tracce dell’impegno delle maestranze nell’erigere edifici imponenti come il Duomo di Valdobbiadene e quello di Conegliano, la Cattedrale di Ceneda di Vittorio Veneto e la parrocchiale di Santa Lucia di Piave, nel dedicare ai propri santi beniamini cappelle gentilizie, oratori e santuari, alcuni situati anche in zone recondite, come nel caso di Milies di Segusino e Sant’Alberto a Valdobbiadene.

Gli oltre cinquanta video, che sono stati realizzati nei Comuni rientranti nelle tre aree Unesco da Valdobbiadene a Vittorio Veneto, portano a scoprire in pochi minuti opere magnifiche e ricche di aneddoti che per anni sono rimaste tesori segreti: l’obiettivo di Luoghi del Sacro in Terra Unesco, in effetti, è proprio quello di portare a conoscere la ricchezza di punti d’interesse all’attenzione di quei turisti che oggi visitano il territorio per altre ragioni. Se alcuni siti sono già stati riconosciuti per il proprio valore storico, come l’Abbazia di Follina e la Pieve di San Pietro di Feletto, esistono centinaia di altri siti a carattere religioso-devozionale capaci di emozionare per la loro storia, oltre che per la loro ambizione di collegare il nostro mondo a quello di Dio. 

La rubrica Luoghi del Sacro in Terra Unesco, oltre che su questo portale, è anche in forma cartacea, impressa su una cartina dotata di QR code per visualizzare i video e individuare tutti i siti nelle vicinanze. Anche su Spotify potete scoprire un podcast a episodi dedicato proprio a questa rubrica. Nessuna scusa quindi per non conoscere i segreti custoditi tra le mura di questi edifici, che sopravvivono ai secoli, alle guerre e fanno da sempre riferimento per le comunità del nostro territorio.

(Foto: Qdpnews.it © Riproduzione riservata).
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