Dopo quattro mesi torna lo spettro del contagio da Covid-19 all’interno di Casa Fenzi. Nella residenza per anziani di Conegliano si è infatti registrato il decesso di un ospite e la procura di Treviso ha disposto una nuova indagine e una nuova autopsia.
Antonio Bressan, 89 anni, è deceduto il 17 ottobre con sintomi che hanno indotto a ritenere fondato il sospetto della presenza dell’infezione da Coronavirus. Non è noto se l’anziano fosse positivo al virus, perché da alcuni mesi non sarebbe stato sottoposto a tampone.
Per questo il sostituto procuratore Anna Andreatta, che coordina tutte le inchieste sulle morti sospette nella casa di riposo di Conegliano, ha deciso di aprire un nuovo fascicolo, l’undicesimo, per omicidio colposo a carico di ignoti.
E ha dato incarico al medico legale Antonello Cirnelli di svolgere l’esame autoptico sul corpo dell’anziano per accertare se sia deceduto “per cause riconducibili all’infezione da Coronavirus anche come concausa”.
Ieri, dopo il conferimento dell’incarico al quale hanno preso parte anche la figlia e il nipote della vittima, il dottor Cirnelli ha eseguito l’autopsia nella sala attrezzata dell’istituto di anatomia patologica dell’Università di Padova, l’unica che consenta di lavorare in sicurezza al medico legale e al suo assistente.
E il primo referto parla di una “severa polmonite bilaterale” con un quadro che sembrerebbe compatibile con la presenza del virus. Per confermarla però saranno necessari gli esami istologici e microbiologici sui campioni prelevati durante l’esame.
L’ultimo decesso sospetto registrato nella casa di riposo, risale al 31 maggio scorso. Nei mesi precedenti erano stati aperti fascicoli per i decessi di altri 9 pazienti e un operatore sanitario.
Per almeno 3 il medico legale Cirnelli ha già accertato la correlazione tra il Covid-19 e la morte, per gli altri si attendono i risultati dei test di laboratorio.
(Fonte: Redazione Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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