Tematiche sociali, sfumature folk e fusion e una vena “artistica”: tutto questo reincarna la Massimo Francescon Band, gruppo musicale composto da cinque membri tra Conegliano e Vittorio Veneto.
Un progetto nato nel 2013 con l’intento di arrangiare e proporre dal vivo le canzoni del cantautore Massimo Francescon, la band è composta appunto da Francescon (voce/chitarra acustica), Alberto Turchetto (chitarra acustica/cori), Antonio Moret (chitarra elettrica), Marco Dassi (basso) e Ludovico Antiga (batteria).
Nel 2014 con la canzone “Babi”, brano che affronta il problema della violenza sulle donne, la band si aggiudica il premio “Voci Nuove”.
A settembre del 2015 esce il primo lavoro del gruppo dal titolo “Cuore Nero”, album che va a toccare tematiche e scovare problematiche create dal conformismo nella società.
Nel 2016 la Band produce il video “Sognando la Rivoluzione” che tratta dei fatti della Scuola Diaz durante il G8 tenuto a Genova nel 2001; questo singolo è finalista del “Premio Fabrizio De Andrè 2016” svoltosi al Parco della Musica di Roma. Lo stesso pezzo nel 2017 riceve il Premio “Botteghe d’Autore” e il premio “Web Social Una Canzone per Amnesty International”.
La band nel 2018 è protagonista al teatro Ariston nella finale di Sanremo Rock, vince il Premio Nazionale “Sottotoni” ed è presente con il singolo “Arcobaleni al Temporale” nella compilation di Rock Targato Italia 2018.
Sono numerosi quindi i risvolti positivi nella vita musicale della M.F.B, un project che tende a giocare, come ha detto anche il frontman Francescon, sulle immagini: “Le canzoni cercano di essere delle vere e proprie fotografie dell’attualità, messe in prosa”.
Una band che, nonostante la sonorità, all’apparenza “easy”, cela nei brani e nei testi un significato “profondo”, andando incontro all’ascoltatore in maniera “provocatoria” e “riflessiva”, ma senza dare una risposta definitiva.
(Fonte: Luca Collatuzzo © Qdpnews.it).
(Video: Qdpnews.it © Riproduzione riservata).
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