Una “Cena in Rosa 7.0” a sostegno della solidarietà: l’iniziativa di Conegliano In Cima

Una serata di convivialità per supportare e finanziare le associazioni del territorio: è questo il messaggio emerso ieri sera, sabato, nel corso della “Cena in Rosa 7.0”, l’iniziativa pensata e organizzata dall’associazione di commercianti Conegliano In Cima.

La serata, presentata da Angela Buso e tenutasi in villa Tre Panoce a Conegliano, è stata coordinata dalla presidente di Conegliano In Cima Patrizia Loberto, con la collaborazione del suo vice Stefano Sperandio e di uno staff organizzativo.

L’obiettivo è stato quello di raccogliere dei fondi a sostegno della Fondazione Città della Speranza  e del coordinamento di Volontariato Sinistra Piave Odv.

Nel primo caso si tratta di una realtà capillare, impegnata nel sostenere medici e ricercatori nel loro lavoro di lotta alle patologie, che minano la salute dei bambini. Da quasi 30 anni, infatti, la fondazione raccoglie fondi destinati alla prevenzione e alla cura di patologie pediatriche oncoematologiche e rare.

Il secondo ente, nato nel 2001, coordina e fa rete tra le associazioni di volontariato: è punto di riferimento delle realtà del no profit impegnate in ambiti diversi, dalla promozione della donazione del sangue all’aiuto delle persone svantaggiate, dalle attività realizzate con i diversamente abili alla lotta contro i tumori.

Tra gli ospiti presenti, i consiglieri regionali Alberto Villanova e Sonia Brescacin, il vicequestore e commissario della Polizia di Stato di Conegliano Vincenzo Zonno, l’assessore allo Sport Primo Longo (in rappresentanza del Comune di Conegliano), rappresentanti di sponsor e associazioni, Antonella Gasparotto per Città della Speranza e Giovanni Sollima per il coordinamento di Volontariato Sinistra Piave Odv.

Longo ha portato i saluti dell’amministrazione comunale, ricordando il proprio attaccamento personale alla Fondazione Città della Speranza, ente per il quale lui stesso organizza degli eventi, con raccolte fondi. “Io dico: ‘Non hai mai fatto qualcosa per gli altri? Inizia!’ – ha affermato l’assessore, facendo un plauso a Patrizia Loberto e a tutto il suo gruppo – Facendo così, le cose mi stanno piovendo quotidianamente”.

“Città della Speranza è una realtà importantissima e il nostro è un territorio vivo, che fa con le associazioni qualcosa per gli altri – ha affermato il consigliere BrescacinUn plauso va a Conegliano In Cima per l’organizzazione della serata”.

“Grazie di cuore – sono state invece le parole del consigliere Villanova – Sicuramente è un orgoglio vedere che si muove un territorio fatto di tantissime associazioni: significa che c’è una società che si muove per fare del bene”.

“Sono grata per quanto fatto – ha ammesso Gasparotto, ricordando quanto ad esempio l’istituto di ricerca pediatrica di Padova sia diventato un punto di riferimento per il protocollo di cura in tutta Italia – Tutto questo lavoro ha avuto un ruolo importante nel tasso di guarigioni, salito all’80% e al 90% per certe leucemie: ora manca quel 10%, ma quello che è stato fatto è un segnale dei grandi risultati che possiamo raggiungere, facendo squadra”.

Sollima ha invece fatto una panoramica di tutti i progetti promossi, specialmente quelli a supporto degli anziani affetti di Alzheimer. Il vicequestore Zonno, ieri sera “in rappresentanza di tutte le Forze dell’Ordine”, ha evidenziato la loro vicinanza a progettualità di questo tipo, a sostegno della solidarietà.

Patrizia Loberto, da parte sua, ha ringraziato tutta la platea per la presenza, i suoi collaboratori per l’organizzazione della serata e gli sponsor che hanno aiutato nel sostenerla.

Un plauso giunto anche dal presidente della Regione Veneto Luca Zaia, il quale ha fatto recapitare una lettera, dove ha ringraziato l’associazione Conegliano In Cima per “l’impegno a favore di realtà del territorio, dimostrando quanto la solidarietà sia un sentimento che alberga nella nostra comunità”.

“Questo è il volto del Veneto migliore, di cui sono orgoglioso – ha scritto il governatore – sempre pronto a organizzarsi in modo plurale e spontaneo, per essere vicino a chi soffre e a chi ha bisogno di aiuto”.

L’iniziativa ha fruttato mille euro, suddivisi in due assegni destinati alla Fondazione Città della Speranza e al coordinamento di Volontariato di Sinistra Piave odv.

Foto: Qdpnews.it ©️ riproduzione riservata).
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