Conegliano, “Abitudinario e dedito al lavoro”: stupore e incredulità tra i vicini per l’omicidio confessato da Cuccato

Era una vita appartata, dedita al lavoro quella di Giovanni Maria Cuccato, 44enne originario di Conegliano e vissuto a Roncade, reoconfesso dell’omicidio di Luciano Dall’Ava, 72enne di Colle Umberto.

Cuccato si era trasferito da solo un anno in via Lazzarin, una zona poco lontana dal centro di Conegliano, che si affaccia su via Madonna, una delle arterie principali della città che conduce verso la zona di San Vendemiano.

Una via tranquilla, lontana dal clamore del centro, quella in cui Cuccato aveva deciso di andare ad abitare, in un appartamentino preso in affitto in uno dei diversi condomini lì collocati.

Non erano in molti a conoscere l’uomo, descritto da qualche conoscente come una persona “abitudinaria, che pensava al lavoro e che non aveva mai dato segno di avere delle preoccupazioni o qualche problema per la testa”.

“Tempo fa aveva un cagnolino e quindi era solito farsi il suo giretto quotidiano. Era una persona con cui si scambiava volentieri qualche chiacchiera. Per questo è stato un dispiacere venire a sapere quanto è successo. Nessuno avrebbe potuto davvero immaginarselo”, ha raccontato chi lo conosceva.

Dopo gli studi universitari compiuti a Venezia, aveva lavorato come artista vetraio anche nell’area di Roncade e, per qualche mese, in un’azienda che si occupa di pulizie stradali.

“Per due-tre mesi aveva lavorato per conto di una di quelle ditte che si occupano di pulizie stradali, che intervengono per ripristinare le strade a seguito degli incidenti e lo si vedeva spesso al lavoro, anche di fronte a questa via – ha spiegato un conoscente – Ultimamente, però, diceva che voleva cambiare lavoro ed era molto concentrato su questo aspetto. So che si preparava anche a trasferirsi“.

Sulle sue frequentazioni, invece, nessuno sa dire nulla di preciso, neppure sulla relazione con la donna di origini nigeriane al centro della contesa poi sfociata nel sangue.

“Molto spesso passava a piedi o in macchina con questa donna – hanno raccontato – però sembravano una coppia tranquilla e anche lui non aveva mai manifestato un qualsiasi segno di nervosismo: è ancora inspiegabile come abbia potuto rovinarsi la vita in questo modo”.

Un omicidio che lo stesso Giovanni Maria Cuccato ha confessato nel corso di un interrogatorio con il pm, compiuto per motivi passionali che ha creato incredulità, stupore e dispiacere in chi era abituato a vederlo nella quotidianità di tutti i giorni.

(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
#Qdpnews.it

Total
0
Shares
Articoli correlati