Vola la raccolta fondi organizzata dalle amiche di Jessica: superati i 4mila euro. L’avvocato dei Fragasso: “All’indagato vengano riconosciute tutte le aggravanti”

Ieri c’è stato il primo incontro dei genitori di Jessica Fragasso, vittima insieme alla cugina Sara Rizzotto dell’incidente mortale di domenica scorsa in A28, con l’avvocato Enrico d’Orazio, che la prossima settimana assumerà l’incarico formale come difensore della famiglia.

Durante l’incontro, l’avvocato ha spiegato ai famigliari, ancora scossi prima dall’improvviso lutto e poi dagli arresti domiciliari concessi all’imprenditore bulgaro che ha causato l’incidente mortale delle due giovani cugine, che “il fatto che il soggetto sia agli arresti domiciliari non significa che questo abbia finito di scontare la propria pena. Io non ho ancora potuto avere accesso agli atti però siamo nelle mani di un giudice puntiglioso e preparato che è il dottor Cozzarini, che quindi avrà fatto le sue valutazioni”.

L’avvocato ha poi ribadito come il fatto che siano stati concessi gli arresti domiciliari non voglia dire che l’imprenditore, nel caso venga dichiarato colpevole, non risponderà del suo reato.

Soprattutto alla luce del fatto che l’esame esterno nei corpi delle due cugine svolto nella giornata di ieri dal medico legale ha determinato che le due giovani sono decedute in seguito ai gravi traumi avvenuti nell’impatto.

“Bisogna poi sottolineare – continua il legale – che nel caso in cui l’imprenditore violi gli arresti domiciliari, scatterà automaticamente la detenzione in carcere”.

“Siamo in una fase cautelare, non mi è ancora noto se la Procura voglia fare ricorso al Tribunale del Riesame – continua l’avvocato – ma ho fiducia nell’esito del processo. Siamo comunque in piena fase d’indagine ed è quindi prematuro fare delle considerazioni ma chiederemo comunque che vengano riconosciute tutte le aggravanti come la fuga e la guida in stato d’ebbrezza”.

È stato nel frattempo reso noto, dopo l’incontro avvenuto nel pomeriggio di ieri tra Cristina, amica di Jessica, il sindaco di Conegliano Fabio Chies e il comandante della Polizia locale Claudio Mallamace, il percorso che svolgerà il corteo silenzioso organizzato dalle famiglie delle due vittime e da alcune amiche per chiedere giustizia: la partenza è fissata da via XX Settembre e al termine i partecipanti raggiungeranno piazza Cima.

Considerati i numerosi gesti di solidarietà arrivate da tutta la Marca alle famiglie delle due cugine, sono molte le persone attese domani sera. 

La raccolta fondi organizzata da Cristina, promossa anche nei propri profili social dal presidente del Veneto Luca Zaia, che giovedì ha avuto anche un colloquio telefonico con Alain Fragasso, ha raggiunto i 4mila euro, doppiando l’obbiettivo dei 2mila fissato dagli organizzatori.

“Siamo rimaste davvero sorprese e contente della partecipazione che c’è stata e che c’è tuttora. Questa storia ha toccato un po’ tutti quanti e le persone stanno cercando in qualche modo di stringersi attorno alle famiglie ma anche di aiutarle in maniera concreta” dice Cristina.

(Foto: Per concessione delle amiche).
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