Cordignano, truffa dello specchietto con rapina, i carabinieri identificano e denunciano a piede libero il malvivente

Truffa dello specchietto e rapina aggravata: si è fatto consegnare 100 euro minacciando un anziano con il coltello, per poi darsi alla fuga. I carabinieri della Stazione di Cordignano  al termine di una mirata attività investigativa, hanno però denunciato a piede alla Procura della Repubblica di Treviso Umberto Amico, 35 anni, originario di Noto (Sr), disoccupato, con molteplici precedenti di polizia per reati contro la persona ed il patrimonio: è  ritenuto il responsabile dei reati di tentata truffa e rapina aggravata.

L’episodio è accaduto nella mattinata dello scorso 15 luglio 2019, verso le ore 11.00, a Cordignano, via Lazzaro da Mocenigo, quando un uomo di 71 anni di Cordignano, mentre transitava lungo la strada con la  propria autovettura, veniva fermato proprio da Umberto Amico, che lo accusava di avergli causato danni alla propria autovettura e la rottura dello specchietto, pretendendo 100 euro come risarcimento del danno. Di fronte al rifiuto dell’uomo di consegnare il denaro, l’Amico estraeva un coltello con lama di circa 20 centimetri puntandolo verso l’anziano che, spaventato e intimidito, ha consegnato la somma richiesta. Una volta ricevuto il contante, il rapinatore  si è allontanato facendo perdere le proprie tracce.

Tuttavia quando la vittima ha formalizzato la denuncia di quanto accaduto alla Stazione dei carabinieri di Cordignano, ascoltando la descrizione della dinamica dell’evento e delle sembianze dell’uomo, i carabinieri hanno subito concentrato l’attenzione su Umberto Amico, che è stato immediatamente riconosciuto dall’anziano quando i militari gli hanno posto in visione un fascicolo fotografico.

Da questo un appello del comando dei carabinieri di Vittorio Veneto: per evitare di essere vittima di questi episodi, che hanno come obiettivo principalmente persone anziane, si suggeriscono alcuni accorgimenti: mai fermarsi davanti a richieste di sconosciuti che lamentano danni alla propria autovettura, comporre immediatamente il numero di emergenza 112 e cercare di memorizzare targa e modello del veicolo del truffatore; non consegnare alcuna somma di denaro e qualora si venga fermati dal truffatore, non uscire dall’autovettura, inserire il bloccaggio delle  portiere, chiudere i finestrini e richiedere l’intervento delle Forze dell’Ordine.

(Fonte e foto: Comando carabinieri Vittorio Veneto).
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