Anche due salme esumate dal cimitero di Cordignano nel magazzino degli orrori scoperto in Trentino

Due cadaveri, provenienti dal cimitero di Cordignano, esumati nei giorni scorsi, erano tra quelli ritrovati “in transito” nel magazzino degli orrori di Asola di Scurelle nel Trentino (nella foto dei carabinieri tutela ambientale). “Una vicenda squallida, orribile, che è anche difficile commentare – afferma il sindaco Alessandro Biz -. Dispiace molto per i famigliari, che sono stati prontamente avvisati. Abbiamo disposto il recupero delle salme dei loro cari defunti che saranno mandate in una cassa alla cremazione. Sono rimasto molto colpito, è stato un fatto inquietante davvero. Spero che non ci siano altre conseguenze o altri casi precedenti che ci riguardano”.
Ma quello che succedeva nel capannone di Scurelle, 1500 abitanti in provincia di Trento è decisamente difficile anche da raccontare. Da quanto risulta una cooperativa incaricata da diverse agenzie di onoranze funebri di trasportare le casse con le salme esumate ai forni crematori, invece di andare direttamente a destinazione, faceva deviare il carico verso il capannone, dove le forze dell’ordine hanno trovato ben 27 salme profanate.

In pratica venivano estratti corpi dalle casse, dalle quali veniva recuperato lo zinco e le parti in metallo, rivendute poi al mercato nero. I corpi poi venivano messi in sacchi di plastica e in scatoloni che venivano portati a cremare. Ma tutto in modo irregolare e sacrilego. Per questo la cooperativa, i suoi operatori, sono stati incriminati per vilipendio di cadavere, svolgimento irregolare della professione, mancanza di norme igienico-sanitarie.

Le salme provenivano per la maggior parte da Padova e Vicenza, ma un paio dal trevigiano, quelle di Cordignano, e dal veneziano. Tutto si svolgeva in poche ore: quando i carabinieri hanno fatto irruzione nel capannone c’erano operai al lavoro e un puzzo orribile.

(Fonte: Fulvio Fioretti © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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