Affidare alla Vergine Maria le proprie preoccupazioni per questo anno scolastico pieno di dubbi e incertezze, chiedendo la protezione della madre di Cristo: queste le motivazioni che hanno spinto i docenti della scuola di ristorazione “Dieffe-Piero Berton” di Valdobbiadene a recarsi in pellegrinaggio al Santuario della Madonna della Rocca a Cornuda per partecipare alla Santa messa di oggi delle ore 7.30.
La messa prima dell’inizio dell’anno scolastico è ormai una bella tradizione per gli insegnanti dell’istituto scolastico valdobbiadenese che l’anno scorso si sono recati al Santuario della Madonna del Covolo a Crespano del Grappa.
Quest’anno, l’emergenza Covid-19 ha richiesto qualche preghiera in più, considerando le legittime preoccupazioni dei docenti per le reazioni che i loro studenti potrebbero avere rispetto alla rivoluzione che sta interessando il mondo della scuola.
Come sarà il ritorno degli alunni a scuola dopo tutti questi mesi di assenza dalle lezioni? I giovani rispetteranno le regole sul distanziamento sociale e come andrà a finire la partita del trasporto scolastico?
Durante la funzione religiosa, don Ado Sartor, rettore del Santuario della Madonna della Rocca, si è rivolto più volte ai docenti della scuola di ristorazione di Valdobbiadene augurando loro di poter iniziare in sicurezza l’anno scolastico, chiedendo alla Vergine Maria di proteggere ogni insegnante che avrà la grande responsabilità di accompagnare i propri alunni in questo nuovo percorso educativo.
Oggi, inoltre, anche a Cornuda si è festeggiata la natività della Beata Vergine Maria al Santuario della Madonna della Rocca che è dedicato all’Annunciazione di Maria.
La festa annuale si celebra il 25 marzo di ogni anno con la partecipazione di tutta la comunità parrocchiale e delle parrocchie del Vicariato in forma di pellegrinaggio.
La festività della Madonna, soprattutto nei mesi di maggio e di ottobre, tradizionalmente dedicati alla Vergine Maria, sono celebrate con una particolare solennità che ora, a causa dell’emergenza epidemiologica, potrebbe subire un ridimensionamento legato al tema del distanziamento sociale.
Il Santuario sorge su un colle a 350 metri sul livello del mare dove un tempo sorgeva la Rocca, luogo militare di avvistamento e sede di guarnigioni nel tempo.
Cangrande della Scala distrusse la Rocca nel 1317 e sul colle rimase solo la cappella: poco a poco, grazie all’interessamento e alle offerte dei fedeli, venne eretto il Santuario per ringraziare la Madonna per la liberazione dalla tirannia di Ezzelino da Romano che nella Rocca aveva una sede militare.
Il luogo è stato teatro di alcuni eventi bellici come nei giorni dall’8 al 9 maggio 1848 quando duemila volontari del generale Ferrari si scontrarono ai piedi del colle e attorno al Santuario con un esercito austriaco forte di 22 mila uomini comandati dal generale Nugent.
Non si può dimenticare la Prima guerra mondiale, durante la quale il Santuario è stato semidistrutto dalle artiglierie “nemiche” appostate lungo le sponde del Piave.
Nel 1965 sono arrivate alla Rocca le Suore Missionarie dell’Immacolata, con il compito di formare un centro di preghiera, accudire al Santuario e organizzare l’animazione missionaria.
(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
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