“Non avrei potuto pensare a due libri più diversi: da una parte l’ironia metropolitana alla Woody Allen di Diego de Silva, dall’altra la magnifica storia di montagna di Carmine Abate che ruota attorno alla figura del pittore Giovanni Segantini”. Francesco Chiamulera, responsabile di Una montagna di Libri, commenta così le opere che si sono aggiudicate rispettivamente il dodicesimo premio Cortina d’Ampezzo e il premio della Montagna Cortina d’Ampezzo 2022. La premiazione si è svolta sabato sera 28 agosto alle 18 nell’Alexander Girardi Hall, a due passi dal centralissimo Corso Italia.
La serata rappresenta il momento culminante della rassegna letteraria ampezzana arrivata quest’anno alla ventiseiesima edizione segnata da oltre cinquanta appuntamenti con autori italiani e internazionali di primo livello.
“La consegna del premio ha coronato due mesi, luglio e agosto, di incontri, anche a ritmo di due al giorno, con nomi internazionali del calibro di Anne Applebaum e William Dalrymple, e autori italiani come Diego De Silva e Carmine Abate” sottolinea Chiamulera.
S’intitola “Sono felice, dove ho sbagliato?” (Einaudi) il romanzo di Diego De Silva riconosciuto come migliore opera di narrativa dell’anno secondo dalla giuria di qualità presieduta dal Gian Arturo Ferrari. “Due libri di grande valore” ha commentato a margine della premiazione l’autore, storico e docente. “Una biografia appassionata di Segantini e una storia fulminante inserita in un ciclo di romanzi che hanno come protagonista l’avvocato Malinconico. Entrambi libri dalla lettura agevole ma anche ricca, che lascia qualcosa”.
De Silva, già finalista del premio nelle edizioni passate, conquista la giuria con i suoi personaggi, degli “impantanati sentimentali” alle prese con le proprie contraddizioni esistenziali e con i sensi di colpa che accompagnano l’essere felici. “Il titolo dell’opera è un ossimoro” commenta l’autore. “La felicità è l’eccezione alle regole della vita ordinaria. Quando ci sentiamo felici, una parte di noi si domanda dove è l’inganno”.
In autunno il protagonista dei suoi romanzi, l’avvocato (d’insuccesso) Vincenzo Malinconico sbarcherà sul piccolo schermo con una serie tv su Rai 1 interpretata dall’attore Massimiliano Gallo.
Al romanzo “Il cercatore di luce” (Mondadori) di Carmine Abate è andato il premio della Montagna Cortina d’Ampezzo assegnato al libro italiano o internazionale, che si ispiri, racconti o illustri temi legati alla montagna. Il romanzo stimola una riflessione sul rapporto fra uomo e natura. “Sono calabrese, vengo da un paese arbereshe dove si parla ancora l’albanese antico, ma vivo in Trentino da molti anni. Questa è la prima volta che scrivo di montagna” spiega Abate, vincitore nel 2012 del Premio Campiello con il romanzo La collina del vento. La montagna trentina, svizzera e calabrese, l’amore per la natura, la pittura e la vita di Giovanni Segantini “già di per sé molto romanzesca”, segnano l’evoluzione del protagonista del libro. “Giovanni Segantini, semi analfabeta, scrisse “io mi inginocchio davanti a un filo d’erba e a un fiore”. Vedeva l’uomo come una creatura piccola, tanto da paragonarlo ad una formica, ma non meno capace di distruggere l’ambiente in cui vive. Ispirato dai valori trasmessi da Segantini, il giovane protagonista del romanzo fa proprie le battaglie in difesa della montagna, imponente ma anche fragile”.
Era presente alla serata, moderata dalla giornalista di Sky Lavinia Spingardi, anche il neo eletto sindaco di Cortina d’Ampezzo Gianluca Lorenzi: “La rassegna una Montagna di libri è un appuntamento culturale importantissimo con ricadute notevoli anche dal punto di vista turistico. L’organizzatore Francesco Chiamulera si riconferma un’eccellenza capace di portare a Cortina d’Ampezzo i nomi più illustri del panorama culturale nazionale e internazionale”.
Dopo gli appuntamenti di settembre e ottobre, Una Montagna di libri riprenderà con l’edizione invernale prevista da dicembre a marzo. “Sono già trenta gli appuntamenti in programma” ricorda Francesco Chiamulera, responsabile della manifestazione. “Sarà un’inverno all’insegna di incontri culturali pensati per emozionare, divertire, ma soprattutto per capire di più. Come dice Walter Siti, quella della letteratura è un’avventura esplorativa”.
(Autore: Rossana Santolin).
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