Farra di Soligo, aree Pip l’ex sindaco Giuseppe Nardi: “C’è qualcosa di strano in questa svolta improvvisa”

Mercoledì scorso, 17 luglio, il Comune di Farra di Soligo ha fatto un importante passo verso la chiusura del più che ventennale contenzioso delle aree Pip di Col San Martino e Soligo (nella foto): l’annullamento del pignoramento dei conti bancari comunali (qui l’articolo).

Sembra che siano stati decisi con successo anche gli step conclusivi della trattativa: fra otto giorni è previsto il primo versamento agli espropriati di circa 1 milione di euro, che avrebbero abbassato le proprie pretese economiche, e nei prossimi mesi il Comune dovrebbe pagare a rate la parte restante del debito.

Giuseppe Nardi, ex sindaco per due mandati ed oggi capogruppo di opposizione di “Lega-Insieme per Farra, non ci sta; anzi, accusa l’amministrazione Perencin di raccontare ai cittadini solo una parte della verità sulle trattative in essere con espropriati e lottizzanti.

C’è qualcosa di strano in questa improvvisa svolta positiva delle trattative – commenta Nardi -, è stato tutto troppo facile e non so quali promesse siano state fatte, non vorrei mai che il debito venisse pagato chiedendo soldi ai cittadini. Per anni ho incontrato e ho fatto proposte concrete ad espropriati e lottizzanti – di cui Perencin e buona parte della sua giunta erano al corrente perché facevano parte della maggioranza uscente -, ma le nostre vantaggiose proposte, molto simili a quella attuale, non sono mai state accolte. Ci tengo anche a precisare che, fino a due mesi fa, gli espropriati e l’avvocato Michielan hanno sempre chiesto il versamento integrale dell’indennità stabilita in sede giudiziaria. Oggi, invece, avrebbero accettato una proposta che farà loro perdere molti soldi, quando, se avessero atteso il prossimo Natale, avrebbero ottenuto l’intera somma richiesta”.

Non ritengo corrette le recenti accuse mosse nei miei confronti – prosegue l’ex sindaco Nardi – Hanno agito alle mie spalle, mentre ero ancora sindaco, per fare propaganda elettorale e per screditarmi, forse avviando le trattative a mia insaputa. I cittadini di Farra di Soligo devono sapere tutta la verità, non solo ciò che conviene dire per essere apprezzati. Ho sempre dedicato massima priorità al caso Pip nei miei due mandati e mi sono sempre mosso seguendo ciò che l’avvocato D’Alesio, attuale legale del nostro Comune, ci proponeva. Non ho la minima idea di dove il nuovo sindaco possa trovare i soldi. Per legge non possono fare ricorso alle quote detenute in Asco e, se pagheranno con soldi pubblici, dovranno ottenere l’autorizzazione della Corte dei Conti. Le sentenze del Tar Veneto dello scorso marzo parlano chiaro: se il Comune pagherà il debito con gli espropriati usando fondi propri, quindi chiedendo soldi ai cittadini, obbligatoriamente dovrà farseli rimborsare dai lottizzanti. Se non lo faranno, si incorrerà in un danno erariale”.

Nel corso dell’ultimo consiglio comunale – conclude Nardi – il sindaco ha comunicato che avrebbe informato i due gruppi di opposizione sulle trattative in essere: cosa che non ha fatto, anche di fronte alle nostre richieste. Ci è stato risposto che le trattative sono segrete, inoltre non ci sono stati comunicati né quanti soldi dovrà pagare il Comune agli espropriati né a quanto ammontano le spese legali. E’ tutto così nebuloso e segreto, negli anni, a questo punto, vuol dire che ci sono state raccontate molte bugie, l’importante è che ai cittadini sia detta la verità”.

La “partita” delle aree Pip non è affatto conclusa ed è probabile che il gruppo consiliare “Lega-Insieme per Farra” non si fermi qui.

(Fonte: Luca Nardi © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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