Farra di Soligo piange Giuseppe Biscaro, ex titolare dell’agriturismo “Il Filò” e anima della parrocchia

Si è spento nella notte appena trascorsa, all’età di 67 anni, circondato dall’amore dei famigliari, Giuseppe “Bepi” Biscaro, ex titolare dell’agriturismo “Il filò” e membro attivo della parrocchia di Farra di Soligo. Giuseppe si è dovuto arrendere alla malattia contro la quale combatteva da un paio di anni, senza mai perdere la fede e l’amore per la vita.

Uomo rispettoso e pragmatico, da sempre – pur non essendo nel consiglio pastorale – si era messo a completo servizio della parrocchia. Membro del comitato per il restauro della chiesa della Madonna dei Broi e della “torre della Pace”, Biscaro era anche uno stretto collaboratore di don Brunone De Toffol, parroco di Farra di Soligo nonché delegato vescovile per la pastorale del tempo libero, turismo, pellegrinaggi e sport. “Veniva con me alle riunioni del consiglio ed insieme abbiamo conosciuto molte persone – ricorda il religioso – Era sempre disponibile a fornire ospitalità o a mettere a disposizione la sua attività per organizzare qualche convegno”.

“Una persona di grande fede, creativa e rispettosa”, come la definisce il parroco, che si è spesa molto per la comunità ed in particolare per rendere possibile il restauro della chiesa dedicata alla Madonna della Neve. “Sapeva risolvere i problemi con determinazione e ragionevolezza, da quelli più piccoli a quelli più complessi – ripercorre il prete – Era una persona che badava al pratico, trovando sempre la soluzione per permettere lo svolgimento sereno dei lavori. Sapeva che il parroco non ha bisogno di critiche estemporanee, ma di concretezza”.

Fino ad un paio di anni fa titolare e gestore con la moglie dell’agriturismo “Il Filò”, che aveva ospitato anche personalità dall’alto profilo culturale, Biscaro era stato il conducente del pulmino scolastico del paese. Molti coloro che lo ricordano con affetto. “Non parlava mai con prepotenza, mai alle spalle, sempre direttamente e con grande serenità – prosegue il religioso – Quando vedeva il problema, la buccia di banana diceva, sapeva sbrogliare la matassa e indicare la strada da seguire, anche se a volte le sue soluzioni sembravano impossibili da realizzare. Amava fare le cose con buon senso, per sé, per la sua famiglia e per la comunità, a cui teneva tanto”.

Rispettoso dell’arte sacra, Giuseppe aveva a cuore il comitato “Beato Toniolo le vie dei Santi” ed era molto attivo nella promozione di concerti di musica classica nella chiesa di San Vigilio e di Madonna dei Broi. La sua dedizione per la parrocchia è evidente anche nel rilancio della chiesa di San Lorenzo, di cui è stato uno dei principali promotori con l’architetto Marco Merello, portando avanti anche le pratiche per il restauro del muro di cinta dell’edificio. “E’ grazie a loro se parte del film ‘Finché c’è Prosecco c’è speranza’ è stato girato lì – ripercorre don Brunone – In particolare, Giuseppe aveva aiutato il regista nella realizzazione del cimitero che si vede nella pellicola”.

A piangerlo, insieme a tutta la comunità, la moglie Giovanna, i figli Mariapia con Diego, Mauro e Michele, il fratello, la sorella e tutti i parenti. Il funerale del 67enne verrà celebrato mercoledì 18 aprile, alle ore 15, nella chiesa arcipretale di Farra di Soligo, dove domani, martedì 19 aprile, alle ore 19, verrà recitato il rosario. La famiglia ringrazia fin d’ora quanti parteciperanno alle preghiere di suffragio. “Era una persona speciale, di quelle che speri di trovare sempre in parrocchia: non voleva mai mettersi in mostra o essere citato, ma lavorava dietro le quinte in maniera splendida – chiude don Brunone – Ho perso un grande amico”.

(Fonte: redazione Qdpnews.it).
(Foto: www.lememorie.it).
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