Will apre la seconda serata di Sanremo e dà il “cinque” a Morandi: “”Stupido” è per tutte le volte che non sono stato abbastanza”

Will ha aperto la seconda serata del Festival di Sanremo 2023

“Questa sera sono il primo. Finalmente ‘Stupido’ fuori ovunque alle 02.00. La mia musica parla per me, ‘Stupido’ è per tutte le volte che non sono stato abbastanza. Oggi mi sento abbastanza, oggi mi sento me stesso, oggi mi sento Will. A dopo”.

Poche ore prima di aprire la seconda serata del Festival della canzone italiana di Sanremo, William Busetti, 23enne di Soligo, aveva pubblicato su Instagram queste parole.

Visibilmente emozionato, Will ha affrontato il palco dell’Ariston nella prima serata di Rai 1 con grande coraggio e l’entusiasmo di un giovane apprezzato per la sua semplicità e umiltà.

Dopo l’esibizione, il cantante di Soligo ha detto di essersi divertito tantissimo e di essersi emozionato molto in questo debutto che farà fatica a dimenticare.

Prima di lasciare la scena, Will ha voluto dare il “cinque” al copresentatore del Festival Gianni Morandi per regalarsi un ricordo indimenticabile di questa esperienza sanremese.

“Emozionato lui – commenta sui social Mattia Perencin, sindaco di Farra di Soligo -, ma noi da casa anche! Complimenti a Will il cantante di Soligo che stasera si è esibito per primo al Festival di Sanremo 2023”.

La canzone parla della fragilità delle persone innamorate e del dolore per una ferita ancora aperta per una storia d’amore finita male.

Venerdì sera Will duetterà con Michele Zarrillo in “Cinque giorni”, per un’esibizione che potrà riservare grandi sorprese.

Il Festival della Canzone italiana ha riservato grandi emozioni anche nella prima serata, condotta da Amadeus insieme a Gianni Morandi e Chiara Ferragni, ottenendo una delle percentuali d’ascolto più alte di sempre e un picco di oltre 16 milioni di telespettatori.

Per la prima volta il pubblico del Teatro Ariston ha salutato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, invitato d’onore per il 75esimo anniversario della Costituzione italiana.

L’attore Roberto Benigni ha offerto agli italiani un inno alla Costituzione, alla pace e alla libertà scherzando sul “Quarto mandato” di Amadeus come conduttore del Festival.

Blanco, vincitore della scorsa edizione del Festival insieme a Mahmood, ha fatto parlare di sé per tutta la giornata di oggi dopo aver distrutto ieri sera la scenografia, composta da centinaia di rose, durante l’esecuzione de “L’isola delle rose”, perché non riusciva a sentire la sua voce nella cuffia.

Tanti apprezzamenti anche per l’esibizione dei Pooh con Red Canzian, Dodi Battaglia, Roby Facchinetti e Riccardo Fogli, di nuovo insieme per la prima serata del Festival.

La Ferragni ha portato un monologo scritto alla “sé bambina” con l’obiettivo di lanciare un messaggio a tutte le donne del mondo che, per arrivare agli stessi risultati degli uomini, devono faticare il doppio.

Questa sera si esibiranno sul palco del teatro Ariston anche Modà, Sethu, Articolo 31, Lazza, Giorgia, Colapesce e Dimartino, Shari, Madame, Levante, Tananai, Rosa Chemical, LDA, Paola & Chiara.

Questo il testo di “Stupido”:

La nostra storia non è andata come pensi tu
Ti mentirei se ti dicessi non ti penso più
Io in verità mi sono perso
Per me sei il mare aperto
E l’odio è una corrente che ci tira giù
Ti chiedo scusa se poi annego in una lacrima
Ma non riesco a voltare pagina
Parole parole non bastano, siamo occasioni che passano,
Siamo dolori che canterò, so che se torni non basterò
Siamo ferite che ballano, io non sopporto chi parla no,
Siamo dolori che canterò e so che se torni non basterò
Ma a volte io mi sento stupido
Volevo tutto il pianeta stringerlo in una mano
Volevo fare il poeta, ora l’essere umano
E divento pure un po’ banale
Come dirti che se non ci sei non so che fare
E poi ti chiamo subito
Ma dubito che tu voglia rispondermi
Ora che non sei più parte di me
Ora mi chiedo che cosa farai da grande
Ormai ti vedo andare sempre più distante da me
E so che forse tu lo trovi divertente, ma non mi è rimasto niente,
Se non qualche ricordo di noi
Il tempo può andare all’indietro se vuoi
Anche se
Parole parole non bastano, siamo occasioni che passano,
Siamo dolori che canterò, so che se torni non basterò
Siamo ferite che ballano, io non sopporto chi parla no,
Siamo dolori che canterò e so che se torni non basterò
Ma a volte io mi sento stupido
Volevo tutto il pianeta stringerlo in una mano
Volevo fare il poeta, ora l’essere umano
E divento pure un po’ banale
Come dirti che se non ci sei non so che fare
E poi ti chiamo subito
Ma dubito che tu voglia rispondermi
Ora che non sei più parte di me
E a volte io mi sento stupido, ma ruberò le lacrime che ti porta via il vento
Lo sai come mi sento, perché so che mi senti, nel pieno della notte
Mi tremerà la voce, darò la colpa al freddo
E non tornerò
E divento pure un po’ banale
Come dirti che se non ci sei non so che fare
E poi ti chiamo subito
Ma dubito che tu voglia rispondermi
Ora che non sei più parte di me

(Foto: Fermo immagine da Rai 1).
#Qdpnews.it

Total
0
Shares
Articoli correlati