La provvidenza divina, come scriveva Alessandro Manzoni nei Promessi Sposi, protegge davvero gli uomini nei momenti di difficoltà? La fede è ancora parte integrante della vita delle persone dopo un anno di pandemia?
A Farra di Soligo sembra di sì e la speranza che infonde da tempo il suo parroco, don Brunone De Toffol, sta unendo la cittadinanza. Venerdì 12 marzo, infatti, si è svolta l’iniziativa “24 ore per il Signore”. Tutto è iniziato con la santa messa delle 8 e con l’adorazione eucaristica fino alle 10, quindi la possibilità delle confessioni nella parrocchiale di Farra.
Alle 10.15 è stata guidata dal parroco don Brunone, su suggerimento di alcuni collaboratori delle parrocchie di Farra e di Soligo, una Via Crucis itinerante con la benedizione della reliquia della santa croce sul nostro popolo, su ammalati, operatori sanitari e forze dell’ordine impegnati a combattere quotidianamente il virus.
Ad ogni stazione della Via Crucis, ogni 15 minuti, si è pregato partendo dalla piazza di Farra, dove era presente anche il sindaco Mattia Perencin, con le tappe successive a san Lorenzo, al Morer delle Anime, a Borgo Grotta, a san Tiziano, alla Madonna dei Broi e a Monchera.
Si è proseguito al pomeriggio, dalle 15 in poi, al capitello di san Michele, alla chiesa dei santi Vittore e Corona, alla Madonna delle Grazie del centro parrocchiale, a san Gallo, alla Chiesiola, al capitello di sant’Antonio e al tempietto di Soligo.
“Nessun assembramento, solo qualche fedele distanziato – assicura don Brunone -, ma molti altri hanno seguito da casa questo appuntamento di devozione e preghiera per chiedere la fine della pandemia“.
Alle 16 del sabato è ripresa l’adorazione con le confessioni nella chiesa parrocchiale di Soligo fino alle ore 18.15, la benedizione col Santissimo Sacramento e la messa di orario vigiliare festivo.
“Un’esperienza di preghiera da ripetere“, ha affermato don Brunone, che sicuramente male non fa in questi tempi bui di incertezza e preoccupazione.
(Foto: Parrocchie di Farra e di Soligo).
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