L’allarme delle case di riposo sulle forniture: impennata dei costi fino al 30% al Bon Bozzolla, rincari vertiginosi anche per Villa Fiorita

Rincari fino a +30%: pesano come macigni gli aumenti per le spese delle forniture rilevati dall’Istituto Bon Bozzolla nei primi 8 mesi del 2022. Rispetto allo stesso periodo del 2021 cresce di quasi 40mila euro il conto di beni e servizi presentato dai fornitori all’IPAB di Farra di Soligo. Un rincaro pari in media all’11% che, nel dettaglio, supera di un terzo quello dell’anno precedente nel caso dell’approvvigionamento di beni essenziali quali i prodotti per l’igiene personale.

Nei primi otto mesi del 2022 cresce di quasi 40mila euro il totale delle spese delle forniture all’Istituto Bon Bozzolla, passate da un conto totale di 362 mila euro del periodo gennaio-agosto 2021 agli oltre 402 mila euro delle medesime mensilità dell’anno in corso. Un incremento che segna in media +11% per i servizi prestati dai fornitori, ma che vede nel dettaglio picchi di crescita pari a un terzo della spesa sostenuta dall’Ente nello stesso periodo dell’anno precedente, come nel caso del conto per i prodotti per l’igiene personale (+30%). Rincari considerevoli che, anche se più contenuti, colpiscono le altre voci delle spese per le forniture, comprensive dei costi per i generi alimentari (+20%) e per i servizi di pulizia (+11%).

“Siamo di fronte a rialzi soffocanti che pesano, pietra su pietra, come un macigno sul nostro bilancio – le parole della presidente del Consiglio di amministrazione del Bon Bozzola, Isabella Paladin –. È sicuramente un duro colpo per una struttura come la nostra dopo gli importanti investimenti effettuati, tra gli altri, per l’efficientamento energetico. Interventi che ci hanno permesso di fare scudo contro il rialzo dei costi dell’energia. Ora, nonostante tutto l’impegno profuso, l’ingente rincaro dei costi per le forniture crea preoccupazione in merito alla sostenibilità economica – finanziaria dei servizi erogati al territorio. Ed è un rischio, quello che viviamo all’Istituto Bon Bozzolla, così come negli altri Centri di Servizi, che non possiamo permetterci”.

“Per questo, per continuare a garantire la qualità dei servizi di cura e assistenza alle persone anziane con fragilità, – conclude Paladin – chiediamo a chi si appresta a governare il Paese un intervento urgente. Ne va del futuro delle nostre comunità”.

Situazioni quasi analoghe a Cornuda, dove, oltre al caro energia che pesa quotidianamente sulle attività dell’ente, l’IPAB Villa Fiorita denuncia un’altra problematica a esso correlata: l’aumento dei costi delle forniture. Alimentari, prodotti per l’igiene e la pulizia e lavanderia sono le principali categorie interessate e che fanno registrare a Villa Fiorita nel periodo gennaio – agosto 2022 un rincaro complessivo di quasi 30 mila euro rispetto allo stesso periodo del 2021.

I dati evidenziati dall’ente di via Zilio destano un’inevitabile preoccupazione, condivisa da molti altri centri di servizi per anziani della Marca e non solo. Rispetto a gennaio – agosto 2021, nel 2022 Villa Fiorita denuncia un aumento del 40% sui costi della lavanderia e dei materiali per la pulizia, del 44% sui prodotti per l’igiene e i materiali per l’incontinenza come i pannoloni, mentre sale addirittura al 100% per quanto riguarda gli alimenti necessari alla preparazione dei pasti serviti agli ospiti della struttura. Nell’insieme significa per Villa Fiorita un aumento di spesa di 29.130,88 euro rispetto a quanto pagato per lo stesso periodo del 2021. La revisione dei contratti di approvvigionamento diventa così per i centri servizi per anziani l’ennesima emergenza da fronteggiare oltre alle bollette molto più salate delle utenze di luce e gas segnalate nelle scorse settimane da molti direttori e presidenti delle IPAB.

“I nostri anziani non devono essere lasciati soli – dichiarano la presidente di Villa Fiorita Elisa Moretto e la direttrice Tania Santi -. Siamo consapevoli del fatto che i nostri fornitori – proprio come noi – si trovino in gravi difficoltà con le proprie utenze di luce e gas e che questo comporti una revisione dei contratti in essere con il nostro ente. Quello che auspichiamo è un intervento da parte del Governo per sostenere le famiglie e le imprese, ma anche tutti gli enti come il nostro che si occupano delle persone più fragili”.

(Foto: IPAB Villa Fiorita – Istituto Bon Bozzolla).
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