Il Comune di Farra di Soligo, città medaglia di bronzo al valor civile dal 2008, non dimentica e mai potrebbe farlo: la storia ha lasciato ferite talmente profonde che ogni 1 settembre la comunità di Soligo si incontra per mantenere viva la memoria delle parole incise sul monumento ai caduti del rastrellamento nazifascista.
Questa sera, alle ore 18.45, Soligo si ritroverà ancora una volta con l’alzabandiera alla scuola primaria di via dei Colli per ricordare Giuseppe Bonaventura, Ruggero Camilotto, Virgilio Nardi, Paride Pecoretti, Pietro Simoni, Giuseppe Tomasi e i due fratelli pievigini Giovanni e Olivo Ricoldo. Otto persone barbaramente uccise dai nazifascisti alle ore 11 di quell’orribile 1 settembre 1944, 76 anni fa.
“Sette prigionieri vennero legati dietro a un camion e trascinati verso Farra per circa 300 metri, fino alla recinzione di villa Toffoli – scrive lo storico Daniele Ceschin – Qui, esattamente dove oggi sorge il monumento ai caduti, vennero fucilati e poi finiti a colpi di pugnale. Uno dei sette avrebbe tentato di fuggire oltre la siepe ma venne raggiunto e ucciso”.
“Alla scarica dirompente dei fucili i prigionieri caddero insieme come fantocci – conclude Ceschin – Le vittime erano talmente sfigurate e martoriate che ai parenti non fu nemmeno concesso di vederle“.
Contemporaneamente alla brutale esecuzione i nazifascisti diedero alle fiamme un centinaio di case e stalle in piazza Gregorio Nardi e nelle vie Cao de Villa, Furlan, Marconi, Muratori, Ospedale e Tempietto. Nella sola Soligo furono danneggiate 92 abitazioni, 69 delle quali completamente distrutte.
La cerimonia di oggi, 1 settembre 2020, continuerà alle ore 19 con la santa messa al centro parrocchiale di Soligo, per concludere alle 19.45 con la deposizone di una corona commemorativa al monumento ai caduti.
Di seguito il video realizzato da Qdpnews.it in occasione dell’anniversario dello scorso anno, 1 settembre 2019.
(Fonte: Luca Nardi © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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