Approfittando della bella giornata di sole, ieri, sabato 27 febbraio, la Pro loco di Soligo ha provveduto al stagionale restyling dell’area pic-nic con vista sull’eremo di San Gallo.
Un lavoro prezioso quello che è stato svolto dai volontari guidati dal presidente Enrico Nardi, che hanno provveduto alla sistemazione delle tavole e delle panche mediante la loro piallatura e riverniciatura.
“La Pro loco non si ferma. – scrivono i volontari solighesi – Il materiale ci è stato gentilmente fornito dall’amministrazione comunale di Farra di Soligo, sempre attenta alle esigenze dei cittadini e dei visitatori”.
“Prossimo lavoro sfalcio dell’erba, senza dimenticare che ogni settimana passiamo a raccogliere i rifiuti che, purtroppo, qualcuno abbandona!”, conclude la Pro loco con rammarico.
Un lavoro volontario molto prezioso di tutela di uno dei luoghi più panoramici dell’intera provincia di Treviso, che, tuttavia, lascia l’amaro in bocca. San Gallo è molto frequentato tutto l’anno e spesso vi si recano gruppetti di ragazzi del luogo, e non solo, che pare non conoscano le buone maniere e il rispetto di un luogo pubblico molto apprezzato.
Le lamentele della Pro loco non sono quindi una novità e, almeno per il momento, l’inciviltà di queste persone pare debba restare impunita perché l’area non è videosorvegliata.
Anche in passato ci sono stati atti vandalici ed è frequente l’abbandono delle rimanenze di festini in orario principalmente tardo pomeridiano e serale. Una situazione segnalata anche dal nucleo Quartier del Piave dell’associazione Arma Aeronautica, che si occupa di curare l’area sottostante l’eremo di San Gallo, dove la statua della Madonna dell’Aviatore domina a 360 gradi la Vallata del Soligo e il Quartier del Piave.
Gesti di mancanza di rispetto che non scalfiscono la determinazione dei volontari, infatti, sempre nei giorni scorsi e sempre a Soligo, è stato compiuto un vero miracolo. Grazie al Gruppo alpini locale è rinata la strada delle “Cavade”, che pare sia l’antica strada che collegava il Castello con la località Croda e che di lì potesse passare l’antica strada imperiale Claudia Augusta Altinate.
(Fonte: Luca Nardi © Qdpnews.it).
(Foto: Facebook).
#Qdpnews.it