Scuola Rodari, posata la prima pietra. “Il colore? Lo scelgono gli alunni”

Posata la prima pietra della scuola primaria “Gianni Rodari” di Col San Martino

“Costruire per noi, costruire per il nostro futuro”: è stata posata oggi, martedì 26 marzo, la prima pietra della Scuola primaria “Gianni Rodari” di Col San Martino, frazione di Farra di Soligo.

Posata la prima pietra alla scuola primaria di Col San Martino – Video di Monica Ghizzo

Un momento storico per il paese – grazie ad un contributo Pnrr di 3,1 milioni di euro 700 mila euro di contributo del conto termico GSE su un importo complessivo di 4 milioni e 440 mila euro – è stato possibile progettare una scuola nuova per i bambini di Col San Martino, che rispecchierà tutti i parametri a livello ambientale e di sicurezza.

Il cantiere della nuova scuola primaria “Gianni Rodari”

Presenti alla posa della prima pietra i bambini della scuola primaria, l’amministrazione comunale, diversi dirigenti scolastici della scuole circostanti, alcuni rappresentanti delle Forze dell’ordine e associazioni d’arma, la Pro loco di Col San Martino, la ditta Tecnobrevetti team engineering, la ditta Lasa, il parroco don Francesco Salton e Angela Colmellere, ex deputata che ha sempre sostenuto il progetto.

“Nella primavera del 2025 il cantiere sarà terminato e i ragazzi della scuola primaria di Col San Martino avranno finalmente una loro scuola, attesa da tanti anni – ha dichiarato il sindaco Mattia Perencin -. Una grande soddisfazione per me e la mia amministrazione, questa è sempre stata una mia priorità nonostante le mille difficoltà che abbiamo affrontato in questi anni, i debiti del Comune, la pandemia e la difficoltà di riuscire a reperire contributi. Ringrazio tutti coloro che hanno collaborato e hanno creduto a questa progettualità che oggi ci ha permesso di fare la posa della prima pietra”.

Il sindaco Mattia Perencin 

Il vecchio plesso, che ha visto formarsi generazioni intere, era stato chiuso per inagibilità nel 2017 dall’amministrazione Nardi e le attività didattiche trasferite all’interno dei container accanto alla scuola media, fino al loro abbattimento alla fine del 2022

L’ingegner Filippo Riccio 

La nuova scuola sarà costituita da due piani, e le aule dedicate alle lezioni saranno 8 (metà al piano terra e metà al primo piano). Al piano terra ci saranno due sale polivalenti dedicate ad attività che l’amministrazione deciderà di fare, al primo piano ci saranno altre due sale polivalenti, una sala informatica e una dedicata al sostegno

Il sindaco Mattia Perencin scava la buca per la posa della prima pietra 

All’interno della prima pietra sono state inserite delle pergamene, una da parte dell’amministrazione comunale che augura un futuro roseo ai giovani alunni e una per ogni classe primaria in cui è stata scritta una poesia di Gianni Rodari.

Le associazioni presenti 

Gli alunni non aspetteranno la conclusione dei lavori passivamente, diventeranno infatti parte attiva del progetto: “Ho chiesto ai piccoli alunni, per coinvolgerli in prima persona nel progetto, di scegliere il colore della scuola – ha detto Filippo Riccio, ingegnere di Tecnobrevetti team engineering -. Verrà fornita a breve una lista di colori che sarà possibile realizzare, secondo i parametri della Sovrintendenza. Le maestre organizzeranno una sorta di referendum con i bambini e il colore che riceverà più voti sarà quello che rappresenterà la scuola”.

“Costruire per noi, costruire per il nostro futuro” la frase sostenuta dai bambini

(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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