Dopo aver dato dieci giorni fa la notizia che la struttura è di nuovo Covid free (vedi articolo), la casa di riposo “Bon Bozzolla” di Soligo è di nuovo nell’occhio del ciclone. La famiglia di un ospite deceduto per Covid a metà luglio, il signor Lino Tonet, ha denunciato la residenza per anziani accusandola di non aver adeguatamente vigilato affinché venissero rispettate tutte le norme volte ad impedire il contagio e la sua propagazione tra gli ospiti della struttura.
Il 96enne di Revine Lago è infatti deceduto all’ospedale Ca’ Foncello di Treviso dopo aver contratto il virus. La stessa Ulss 2 aveva comunicato che l’anziano aveva “numerose altre patologie” (vedi articolo) ma la famiglia non sembra essere della stessa opinione, affermando che l’anziano era in buono stato di salute compatibilmente all’età, e ha chiesto un risarcimento danni all’Ipab di Soligo.
La famiglia ha anche criticato il fatto di non essere stata prontamente informata sia sul contagio dell’anziano sia sul suo trasferimento al reparto malattie infettive del Ca’ Foncello.
Il legale dell’Ipab Bon Bozzolla, l’avvocato Antonio D’Alesio, ha subito voluto rispondere alla famiglia Tonet: “Nell’esprimere massimo dispiacere e cordoglio alla famiglia del congiunto venuto a mancare, ribadiamo che nulla è imputabile all’Istituto Bon Bozzolla di Farra di Soligo per tre ragioni”.
“Prima di tutto l’ospite Lino Tonet, arrivato in struttura nel marzo scorso, era giunto con un quadro clinico piuttosto serio, soffrendo di malattie croniche come diabete, problemi cardio-vascolari e piede diabetico – prosegue la nota – In seconda battuta la struttura, che era covid-free ed è attualmente covid-free, ha sempre seguito scrupolosamente tutte le linee guida e le direttive regionali, dotandosi anzitempo di un proprio protocollo interno ancora più stringente rispetto alle normative vigenti”.
“Infine non ci sono elementi per dire che il contagio sia avvenuto nella struttura – conclude la note del legale del Bon Bozzolla – Per queste ragioni ci opporremo in tutte le sedi alle iniziative legali prese dalla famiglia e diffidiamo sin d’ora coloro che promuovessero azioni lesive dell’immagine e della reputazione dell’ente”.
(Fonte: Luca Nardi © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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