Taglio del nastro per la nuova struttura del Bon Bozzolla. Una targa per ricordare monsignor Mansueto Viezzer

Oggi, venerdì 16 settembre, giornata importante per la comunità di Farra di Soligo: nella tarda mattinata c’è stato infatti il taglio del nastro della struttura ristrutturata della residenza per anziani “Bon Bozzolla”, avvenimento che è stato celebrato in una vera e propria festa collettiva, alla presenza di autorità e associazioni del territorio.

Non è mancato neppure il presidente della Regione Veneto Luca Zaia assieme all’assessore regionale alla Sanità Manuela Lanzarin, ai consiglieri regionali Roberto Bet, Sonia Brescacin e Alberto Villanova, a sindaco e rappresentanti del Comuni del territorio, al direttore generale dell’Ulss 2 Francesco Benazzi, al vescovo di Vittorio Veneto Corrado Pizziolo e a don Brunone De Toffol, allo scultore Carlo Balljana, alla senatrice Sonia Fregolent, al presidente di Piave Servizi Alessandro Bonet.

Al pubblico presente è stato illustrato il risultato del cantiere portato a termine, ovvero 3.020 metri quadrati di ampliamento della struttura e 4.880 metri quadrati di superficie ristrutturata, per un totale di 120 posti letto disponibili e 60 posti auto destinati ai visitatori e al personale della struttura.

Tutto ha avuto inizio tre anni fa, quando il 19 gennaio 2019 c’è stata la posa della prima pietra di questi lavori di ampliamento e ristrutturazione.

Il primo stralcio si è quindi concluso a novembre 2020, mentre a marzo 2021 ha avuto inizio il secondo stralcio dei lavori. In sostanza, il cantiere si è occupato della ristrutturazione dell’edificio esistente, della costruzione di una nuova struttura a due piani, dell’ampliamento delle zone destinate alla socializzazione, oltre alla creazione di aree verdi esterne e di terrazze attrezzate, da sommare agli interventi di adeguamento antisismico e di isolamento termo-acustico, e alle soluzioni di avanguardia in fatto di risparmio energetico.

Una nuova ristrutturazione che è stata festeggiata in concomitanza con il trentennale della costituzione dell’ente e con l’inaugurazione di una targa, apposta in una sala al piano terra della struttura, dedicata alla figura di monsignor Mansueto Viezzer, storico sacerdote del territorio, ex cappellano dell’ospedale Bon Bozzolla e stimato compositore-musicista. Una targa che è stata svelata alla presenza del fratello Giovanni.

“Il Bon Bozzolla è prima di tutto il nostro ospedale – ha affermato Isabella Paladin, presidente della struttura -. Sono stati anni difficili, ma ce l’abbiamo fatta. I dipendenti sono riusciti ad assicurare un elevato standard di qualità dei servizi, nonostante il cantiere presente. Un grazie va anche agli ospiti e alle loro famiglie per la pazienza. Ora il nostro motto è ‘Ripartiamo dal futuro’, con una struttura importante e all’avanguardia”.

“Intendiamo proseguire la collaborazione con il territorio di Farra di Soligo, fornendo sostegno assistenziale a domicilio”, sono state le parole della presidente, a cui hanno fatto seguito quelle del direttore Eddi Frezza: “Il percorso è iniziato negli anni scorsi, con la progettazione che si è conclusa nel 2018 (un progetto che è cresciuto negli anni e che si è modificato nel tempo). Gli spazi sono enormi e privilegiano la vista sulla vallata. Da un importo di 9 milioni di euro siamo arrivati a 12 milioni, di cui 2 milioni dalla Regione”.

“Se non ci fosse stata la pandemia, l’inaugurazione si sarebbe svolta 6-7 mesi fa – ha proseguito – Abbiamo aumentato il volume della struttura, con un’attenzione dal punto di vista sismico e alla sistemazione del fotovoltaico”.

“Per Soligo e la comunità, questo è l’ospedale Bon Bozzola – ha ribadito il sindaco Mattia Perencin -. Qui si respira la storia, la passione, il bene. Grazie a tutto il personale, a chi si è prodigato e si è sottoposto a forti tensioni in questi anni. I lavori sono andati avanti con la casa di riposo aperta e la presenza di oggi manifesta l’attaccamento della comunità alla struttura. Auguri di buon lavoro”.

“Questi lavori sono seguiti da tempo e quello di oggi è un grande momento per tutta la provincia di Treviso”, ha affermato Claudio Sartor, consigliere provinciale, che ha portato i saluti del presidente della Provincia Stefano Marcon.

“Questa festa non sarebbe così senza la comunità, è stato un bell’investimento – è stato il commento di Luca Zaia – Si tratta di un intervento degno di una grande città, di cui bisogna essere orgogliosi: vanno ringraziati tutti gli operatori”.

Zaia ha quindi ricordato i tempi difficili della pandemia, con tutte le criticità connesse e ringraziato anche le associazioni vicine alla residenza per anziani.

Successivamente sono state premiate con una targa proprio le associazioni e le varie realtà per il loro impegno a sostegno della struttura: la “San Vincenzo de’ Paoli”, la parrocchia, il Circolo ricreativo anziani, il Gruppo alpini e la Pro loco di Soligo, la scuola dell’infanzia Brandolini, rappresentata alla festa da un gruppo di bimbi con le proprie maestre.

Premiati anche il dipendente più giovane della struttura, Gabriele Sberna, e Maria Luisa Vassalli, la quale ha maturato 32 anni di lavoro nella residenza: “Ringrazio l’ente per l’opportunità di questo lavoro professionale – ha affermato la signora – e i colleghi per avermi aiutato e sopportato”.

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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