La festa della donna ha un’origine storica risalente al 1908, quando un gruppo di donne morì intrappolato in un incendio dal quale non riuscirono a scappare perché i proprietari della fabbrica bloccarono le uscite per evitare gli scioperi che si protraevano da giorni.
Da quell’anno ogni 8 marzo si festeggia in tutto il mondo questa festa che arrivò in Italia nel 1922 fra mimose e rivendicazione dei diritti femminili che ancora oggi molto spesso non vengono rispettati.
Proprio le mimose sono diventate il simbolo di questa festa: “Sono un fiore bello forte e solare proprio come le donne – spiega Serena Nervo, titolare di un vivaio a Godega di Sant’Urbano – questa è una delle feste più attese e sentite dell’anno perché nessuno si dimentica mai delle donne”.
La giornata internazionale dei diritti della donna punta a ricordare sia le conquiste sociali, economiche e politiche, sia le discriminazioni e le violenze di cui le donne sono state e sono ancora oggetto in molte parti del mondo e proprio per questo a detta di molte anche regalare un semplice fiore è un gesto che assume un significato più profondo.
“Con il passare degli anni – continua Serena – questa giornata non ha perso importanza, anzi, è sempre maggiore il numero di persone che vengono in fioreria per prendere un pensiero: non sempre vengono regalati mazzi di mimosa ma anche rose, tulipani e qualsiasi fiore nasca in questo periodo”.
Molto spesso non sono solamente gli uomini, ma anche alcune donne regalano una mimosa ad altre donne a dimostrazione che da quel lontano 1908 continua un sostegno reciproco che ha permesso loro di raggiungere diritti impensabili all’epoca dell’incendio.
“Sono molte le richieste fuori dagli schemi riceviamo per questa giornata – conclude Serena – ma quella più particolare è di un ragazzo che ha regalato cinquanta mimose alla propria ragazza e in ognuna aveva appesa un bigliettino con scritto “sei bellissima”.
Dalle mimose ai girasoli, la festa della donna continua a rimanere un simbolo di positività e forza: anche quest’anno, nonostante la pandemia, si festeggia porgendo un fiore, con la speranza di portare sorrisi su volti stanchi e un raggio di sole in un periodo di incertezze.
(Fonte: Simone Masetto© Qdpnews.it).
(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
#Qdpnews.it