Grandi emozioni ieri sera al campo volo della Fondazione Jonathan Collection Aerei Storici Famosi di Nervesa della Battaglia in occasione del ritorno del Caproni Ca.3, che aveva preso parte alle manifestazioni di Pratica di Mare e Lugo di Romagna per celebrare il Centenario dell’Aeronautica Militare.
Ad accoglierlo numerosi concittadini e l’assessore Giorgia Martignago in rappresentanza dell’amministrazione comunale di Nervesa della Battaglia.
“Il Caproni Ca.3 – spiegano dal Comune – è partito mercoledì scorso da Nervesa della Battaglia per raggiungere l’aeroporto militare di Pratica di Mare e prendere parte alla manifestazione del 17 e del 18 giugno 2023 organizzata per celebrare il Centenario dell’Aeronautica Militare”.
“L’Airshow ha previsto esibizioni di velivoli del passato e del presente – continuano -, rievocazioni storiche, aree esperienziali e lo spettacolo acrobatico delle Frecce Tricolori. Tra i velivoli del passato che hanno fatto la storia si sono appunto esibiti, tra gli altri, anche il Caproni Ca.3 e lo Spad XIII, partiti dal campo volo Francesco Baracca di Nervesa della Battaglia. Un evento unico nel suo genere e davvero emozionante”.
“I velivoli – concludono – sono stati sapientemente ricostruiti dal Giancarlo Zanardo della Fondazione Jonathan Collection e mantenuti in linea di volo negli anni con cura e passione. Raggiungere Pratica di Mare con il Caproni Ca.3 è stata senz’altro una grande sfida, come è stata una grandissima emozione vederlo solcare i cieli della nostra Penisola per un anniversario così importante come i 100 anni della nascita dell’Arma Azzurra”.
All’arrivo dei due velivoli, il presidente Zanardo non ha nascosto la sua soddisfazione: “Quello che speravamo, prima non era possibile farlo perché la rimessa in volo comportava un costo notevole. Poi abbiamo avuto qualcuno che ci ha aiutato e questo ha permesso di sostituire i motori che c’erano prima con altri più potenti e di portare in volo l’aeroplano in condizioni ottimali. Sono incredulo per quello che abbiamo fatto in così poco tempo, anche con una certa angoscia per i permessi che aspettavamo e che tardavano ad arrivare”.
“Come costruttore voglio ricordare Daniele Beltrame – continua -, che ha pensato all’installazione dei motori su tutto l’impianto elettrico, su quello del carburante e del lubrificante. Poi ci ha aiutato anche l’amico Giorgio Toti per la parte strutturale dell’aeroplano nella fase di trasformazione. Ovviamente nella fase di costruzione iniziale hanno contribuito moltissimi altri appassionati volontari, ai quali abbiamo dato un riconoscimento”.
“Per quanto riguarda il pilotaggio – conclude – sicuramente è stato determinante il Comandante Fabio Consoli, che è un collaudatore di professione anche se adesso è in pensione (era nell’Aeronautica Militare). Ha voluto vivere con noi questa avventura. È stato anche grazie ai suoi titoli se siamo riusciti a collaudare e trasferire l’aereo, per una manifestazione importantissima come il centenario dell’Aeronautica Militare, a Pratica di Mare, il più importante aeroporto militare in Italia”.
“Il Caproni Ca.3 – si legge in una nota della Fondazione Jonathan Collection Aerei Storici Famosi – è stato il primo bombardiere strategico della storia dell’aviazione. Concepito nel 1913 dall’ingegner Gianni Caproni (1886-1957) in risposta ai concetti operativi del maggiore Giulio Douhet (1869-1930), il Ca.3 fu uno dei più grandi aerei dei suoi tempi. Si trattava di un biplano a travi di coda con gondola centrale per l’equipaggio, propulso da tre motori con potenza complessiva da 260 CV (sul prototipo) a 450 CV (sulle ultime serie produttive)”.
“Il prototipo fu portato in volo il 20 novembre 1914 da Emilio Pensuti – continua -. Durante la Prima guerra mondiale equipaggiò molte squadriglie italiane. Gabriele D’Annunzio vi effettuò numerose missioni in equipaggio con i piloti Maurizio Pagliano e Luigi Gori. Fu prodotto fino al 1925 in circa 750 esemplari, compresi 89 in Francia, e restò in servizio in Italia nel ruolo addestrativo fino al 1934 circa. Il Ca.3 è l’unico bombardiere della Prima guerra mondiale in condizioni di volo e il più grande aereo di costruzione amatoriale mai realizzato in Italia”.
“La costruzione è stata avviata nel 2008 – conclude – sulla base della documentazione tecnica fornita dalla famiglia Caproni e da rilievi sugli esemplari originali. È dotato di tre motori automobilistici Ford 300 a sei cilindri in linea, modificati per uso aeronautico e muniti di riduttore”.
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