La Confraternita Vini Asolo Montello ha rinnovato le cariche: fanno il loro ingresso quattro nuovi confratelli

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La Confraternita Vini Asolo Montello si è riunita ieri sera in assemblea all’agriturismo Paradiso di Nervesa della Battaglia per approvare il bilancio consuntivo 2021 e per il rinnovo delle cariche sociali. Nel corso della serata si è svolta anche la nomina di quattro nuovi confratelli e la cerimonia della loro conseguente investitura.

L’organigramma della Confraternita, fondata nel 1988, è stato quasi interamente confermato. Il Capitolo guidato dal gran maestro Franco Dalla Rosa, in carica per tre anni, è formato anche da Guglielmo Alba, Antonio Dal Bello, Paolo Sartor e Antonio Zamboni. Al collegio dei revisori sono stati eletti Camilla Menini, Elvio Forato e Ferdinando Pellizzari. Il collegio dei probiviri è invece formato da Emiliano Garbujo, Silverio Zaffaina e Giuseppe Zanin.

Il gran maestro Franco Dalla Rosa ha aperto l’assemblea generale ricordando la figura di San Martino (la ricorrenza cadeva proprio ieri) e il suo stretto legame con il mondo contadino: “Con questa festività – ha concluso il suo intervento – finisce anche l’annata agraria e i contratti vengono o meno rinnovati. Da qui il detto ‘far San Martino’ quando si era costretti, soprattutto nel passato, a lasciare casa e trovare un altro fondo. Con San Martino, inoltre, il mosto inizia a diventare vino”.

Camilla Menini ha quindi letto la relazione del collegio dei revisori, auspicando in conclusione che il numero di donne presenti nella Confraternita, attualmente tre e accolte soltanto in tempi piuttosto recenti, possa presto aumentare.

La cerimonia di investitura è stata curata dal cerimoniere Antonio Zamboni. Il “rito di iniziazione” prevede la lettura del profilo del candidato da parte dei due confratelli che lo hanno presentato, una prova di degustazione e descrizione delle caratteristiche di un vino, l’investitura classica con la spada e la vestizione del nuovo Confratello.

Il primo a ricevere l’investitura da parte del gran maestro, ieri sera, è stato Giuseppe Andreatta, bassanese d’origine, che ha sviluppato la sua esperienza nel Trevigiano, per entrare fin da quando aveva 24 anni nella cantina Montelliana. Quindi, con Fabio Catuzzo, ha impiantato vigneti nella zona dell’Asolo Montello.

Il giovanissimo Enrico Bresolin, invece, ha iniziato a occuparsi di vinificazione nel 2015, nella zona di Crespignaga di Maser. Si è dedicato alla coltivazione biologica e tra i suoi vigneti ci sono viti che hanno oltre 70 anni di storia. I suoi vini hanno già conquistato diversi premi internazionali.

Alberto Serena, figlio di Armando Serena della Montelvini, è nato a Valdobbiadene e fin da bambino ha vissuto tra i vigneti. Crescendo si è laureato in lingue ed è stato alcuni anni in Germania, maturando esperienza commerciale nella Bosch. Nel 2002 è rientrato in Italia per dedicarsi allo sviluppo estero dell’azienda di famiglia. E’ sommelier Fisa.

Infine, Antonio Antonazzo, dopo una carriera nella società farmaceutica Menarini di cui è stato anche referente regionale, si è dedicato con passione al vino, diventando sommelier Fisa e collaboratore di Treviso Slow Wine.

La Confraternita, con le quattro ultime investiture, dalla sua fondazione ha scritto sul suo libro mastro 80 confratelli (sono 51 quelli attuali).

Il gran maestro Franco Dalla Rosa ha anche annunciato i programmi per il 2022. Tra questi, una gita nella vicina zona del Soave con visita in cantina, un viaggio in Campania con visita a Pompei e in una cantina impegnata nel recupero di un vigneto storico, e il convegno (rinviato quest’anno) organizzato dal professor Bavaresco su “Vino come stile di vita e fatto culturale”.

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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