Una Festa della Donna davvero speciale per Maria Luigia Camillo, l’ultracentenaria originaria di Bavaria, frazione di Nervesa della Battaglia, che oggi ha spento ben 104 candeline.
Maria Luigia nacque in Sicilia nel 1919 da genitori trevigiani e ritornò a Nervesa quando aveva appena un mese di vita.
Da giovanissima, a 13 anni, si trasferì in Svizzera e nella sua lunga vita ha dovuto affrontare il primo Dopoguerra, gli anni dell’epidemia spagnola e la seconda Guerra mondiale.
Ha lavorato sodo negli anni della Ricostruzione, ha vissuto il periodo della Guerra Fredda e tutti i cambiamenti che hanno interessato la società italiana fino ad oggi, compresa la pandemia e ora i timori per il conflitto in Ucraina.
Maria Luigia ha sempre affrontato le prove della vita con grande forza d’animo e determinazione.
“Mia zia ha lavorato come cameriera prima in Sicilia e poi in Svizzera – racconta la nipote Dina -. Si è sposata ma non ha avuto figli, anche se ha diversi nipoti. Ha sempre amato cucire, ha frequentato la chiesa e, insieme al marito, ha lavorato nel bosco. Nella sua infanzia – in famiglia erano 5 fratelli -, ha patito veramente la fame e adesso per lei è tutto buono. È quindi una buona forchetta, è simpatica ma a volte è un po’ ruffiana”.
“È ancora autonoma nei movimenti, ma in casa è seguita dalle nipoti – aggiunge il nipote Andrea Ceotta, ex vicesindaco di Nervesa -. Oggi sono passato a farle gli auguri all’ora di pranzo e ho visto con piacere che ha ancora appetito. Stava infatti aspettando di mangiare la sua zuppa”.
Oltre agli auguri dei nipoti, Maria Luigia ha ricevuto anche un pensiero dal Comune di Nervesa della Battaglia che, per il suo speciale compleanno, le ha fatto recapitare dei fiori insieme ad una lettera con gli auguri del commissario straordinario Paola De Palma, a nome di tutta la comunità.
(Foto: per concessione della famiglia di Maria Luigia Camillo).
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