Dolore ad Alano di Piave e Pederobba, le “comunità di adozione” di Ivan Prinzivalli, autista 32enne morto sabato scorso in un incidente mentre guidava il quad di un amico.
Classe 1990, Ivan era nato a Marsala e risiedeva a Villanova di Guidonia Montecelio (Roma) anche se da quasi 2 anni lavorava nella ditta “Alti Trans” che ha una sede operativa ad Alano di Piave; pochi mesi fa, inoltre, era entrato in società nella ditta “Meridionale Trasporti” sempre di Alano di Piave.
Si era ambientato molto bene in Veneto e la sua tratta principale erano i viaggi per il Lazio; il suo sogno nel cassetto era quello di poter iniziare a lavorare per conto proprio insieme alla moglie.
“Oggi doveva essere qui con il camion – commenta il collega Rafael Marchese, presidente della sezione di Pederobba dell’Associazione Trevisani nel Mondo -. Io sono sconvolto perché era un vero amico, un ragazzo d’oro, un bravo autista e un gran lavoratore. Ormai si era ambientato a girare in queste zone con il camion e da un paio di mesi era entrato nell’azienda Meridionale Trasporti con sede ad Alano di Piave”.
“Faceva continui viaggi andata e ritorno per Roma – continua – e poi ogni tanto si fermava qui da noi. L’ultima volta lo abbiamo ospitato a Pederobba. Ora il pensiero va a sua moglie che abita a Roma. Ivan aveva appena iniziato a coronare il suo sogno di mettersi in proprio. Contavo molto su di lui come collaboratore e pensavo sempre che, non appena mi sarei messo io in proprio, avrei voluto un ragazzo come lui nella mia squadra. Ancora mi sembra impossibile sapere che non c’è più”.
Le dinamiche dell’incidente sono al vaglio degli inquirenti e in molti si chiedono come possa essere successo, vista la grande esperienza di autista di Ivan: secondo una prima ricostruzione dei fatti, l’amico avrebbe simulato un investimento perché il mezzo non sarebbe stato assicurato.
(Foto: per concessione di Rafael Marchese).
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