Chi percorre abitualmente la statale Feltrina tra Alano e Pederobba è abituato a vedere, almeno una volta al giorno, quello che i locali chiamano “l’uomo di Fener”. Si tratta di un residente che, salito su un muretto a fianco alla strada, osserva e saluta gli automobilisti. Tutti, nessuno escluso. Dalle prime segnalazioni sul web sono trascorsi dieci anni, ma c’è chi lo ricorda nello stesso punto anche quasi trent’anni fa.
La sua presenza puntuale, sempre su quel muretto anche con il freddo o con una leggera pioggia, è una rassicurazione per tantissimi automobilisti, che si sono abituati a rendergli onore con un cenno di saluto. Non solo: “l’uomo di Fener” ha anche un fan club su Facebook e, più recentemente, è apparso come segnale su Google Maps. Un riferimento geografico che segna il confine tra le province di Treviso e Belluno, che il motore di ricerca ha classificato come “terrazza panoramica”.
È da ricordare che il 19 giugno 2020, una frana dovuta a una pioggia intensa travolse il muretto a secco dove l’uomo di Fener era solito osservare. Lui, comunque, continuò a presentarsi, almeno ogni tanto.
Chi lo conosce, in paese, concorda nel sostenere che si tratta di una persona buona e gentile, capace di offendersi un po’ solo se non viene ricambiato il suo saluto. C’è chi addirittura lo definisce “un simbolo del Veneto”, non per canzonarlo ma anzi per rimarcare il fatto che – come ricorda un utente – “se tutti salutassero tutti anche senza ragione, il nostro sarebbe un mondo migliore”.
Avendo collezionato migliaia di ore di attenta osservazione, “l’uomo di Fener” sa moltissime cose sui pendolari della Feltrina e conosce praticamente tutti i modelli delle auto in circolazione: di alcuni automobilisti, probabilmente, sa riconoscere persino quando sono in ritardo o quando hanno avuto un brutto risveglio. Se passaste da quelle parti, come suggerisce anche Google Maps, rispondere al saluto dell’uomo di Fener è buona educazione e non farlo – si dice – porti sfortuna.
(Foto: Google Maps).
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